Bebe Vio ospite d’onore al Parlamento europeo al cospetto di Ursula von der Leyen

Bebe Vio, la fenice azzurra che incarna la nuova Europa, è stata ospite al Parlamento europeo. La Presidente della Commissione Ursula von der Leyen rivolge parole di magnificenza verso l'atleta paralimpica pluripremiata.

Bebe Vio ospite d’onore al Parlamento europeo al cospetto di Ursula von der Leyen

Sorpresa per tutti gli italiani e amanti dello sport, alla Commissione Europea è stata invitata una ospite di eccellenza: Bebe Vio, l’atleta di scherma campionessa paralimpica alle Olimpiadi di Tokyo, e volto noto, simbolo di una generazione, ha ricevuto un plauso dalla Presidentessa Ursula von der Leyen che si è rivolta a lei con parole di ammirazione per il suo coraggio e la sua costanza nel raggiungere gli obiettivi, definendola come un esempio per la generazione futura.

Secondo la Presidentessa, Bebe rappresenta la nuova Europa e come dovrebbe essere, ammettendo di essersi commossa vedendola ai giochi olimpici, lei è la dimostrazione che se hai un sogno devi fare di tutto per perseguirlo. Bebe si è dimostrata timida e non si aspettava di ricevere l’applauso da tutta la Commissione, anche da Paolo Gentiloni.

Bebe ha 24 anni ed è una vera e propria influencer, con migliaia di followers al seguito, medaglia d’oro nel fioretto individuale e argento in quello a squadre alle Paralimpiadi di Tokyo; ha ammesso alle olimpiadi di essere stata in serio pericolo, di ricevere l’amputazione del braccio a causa della sua malattia, la meningite fulminante, è testimonial pubblicitaria, ha scritto libri, è una forza della natura e rappresenta tutti i giovani della nuova Europa.

Ma nonostante tutto ha gareggiato, dimostrando ancora una volta di essere una campionessa, pronta a tutto pur di vincere, le hanno sempre detto che non sarebbe andata lontano in quello sport, senza braccia, ma ha dimostrato a tutti di sapersela cavare e ha realizzato tutti i suoi sogni, essendo un esempio concreto di resilienza.

Mai si sarebbe aspettata un giorno di trovarsi di fronte ad una Commissione Europea, che con una standing ovation l’avrebbe applaudita, timorosa ma con il suo coraggio senza precedenti, si è dimostrata all’altezza di rappresentare tutti quei valori che le sono stati attribuiti dalla Presidente della Commissione.

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