L’India è un continente vasto, povero, e dalle usanze alquanto pittoresche. Non stupisce, quindi, che – in quelle latitudini – si sia soliti celebrare dei matrimoni di massa, che permettono ai più poveri di formare una famiglia, senza spendere troppo. Quello che, in realtà, sta facendo discutere i media di tutto il mondo, in questi giorni, è che un locale ministro abbia elargito alle neo spose dei bastoni per “battere i mariti ubriachi“…
Secondo quanto raccontano i media locali, e le testate internazionali anglofone, nelle scorse settimane, in una giornata molto propizia sotto il profilo astrologico, si sarebbe celebrato un matrimonio di massa a favore di 700 coppie: l’evento sarebbe avvenuto a Garhakota, un paesino nello stato centrale del Madhya Prades.
Qui, il locale ministro dell’agricoltura, Gopal Bhargava, sarebbe rimasto molto colpito dalla domanda di una donna, che gli chiedeva se, per ricondurre all’ordine il marito ubriaco, potesse usare la medesima tavola di legno che adoperava per battere i panni stesi ad asciugare, o impolverati. Per questo motivo, avrebbe deciso di comprare ben 10 mila mazze – simili a quelle del cricket, ma più piccole, onde farne dono alle neo spose che, dopo i 7 giri rituali e di buon augurio effettuati attorno al fuoco, in vesti tradizionali e truccate con l’henné, attendevano – da lui – il consueto cestino di regali per la casa.
La raccomandazione, in occasione del singolare “pensierino”, è stata di usarlo contro il marito, o contro qualsivoglia membro della famiglia, torni casa ubriaco: su un lato della mazza, infatti, un messaggio in blu spiegava che si trattava di un regalo per “tenere sotto controllo gli ubriachi“, mentre – sul lato opposto – un disclaimer in rosso tranquillizzava sul fatto che la polizia, al corrente di tutto ciò, non avrebbe detto nulla in proposito.
Ovviamente, tale gesto ha fatto molto discutere, in tutto il globo, spesso con accenti alquanto divertiti. Peccato che, nello Stato in cui si è celebrato il matrimonio di massa, l’alcool sia liberamente vendibile per rimpinguare, con le tasse, le magre finanze pubbliche, e che questo – sovente – si traduca in abusi e violenze domestiche. Nella regione del ministro, che ha conosciuto – tra il 2012 ed il 2015 – un incremento del 34% delle violenze intra moenia, è già in atto una campagna contro l’abuso dei liquori e dell’alcool in generale, e – in più – molte donne si sono organizzate in gruppi di vigilantes, i Gulabi Gang, che – in sari rosa e con mazze lunghe e sottili (modello sfollagente), intervengono in casi di abusi da sbornia alcolica.