Questa mattina intorno alle ore 9:20 presso l’istituto superiore Joan Fuster a piazza Ferran Reyes, nel quartiere La Sagrera a Barcellona, uno studente minorenne di quattordici anni avrebbe ucciso un professore con una balestra.
Dalle prime indagini e dalle testimonianze risulta che poco dopo l’inizio delle lezioni sia entrato nell’istituto armato di una balestra e di alcuni coltelli. Dopo aver ucciso un professore, si sarebbe anche avventato contro altri presenti ferendo quattro studenti. Sul posto sono intervenuti subito i soccorsi e la polizia ha prontamente arrestato il giovane.
Secondo una prima ricostruzione della vicenda, il ragazzo, studente della scuola, sarebbe arrivato in ritardo e avrebbe colpito con la balestra prima la professoressa di spagnolo che lo avrebbe rimproverato per il ritardo e poi la figlia di quest’ultima, sua compagna di classe; ha poi puntato al professore di scienze sociali, intervenuto dalla classe accanto per controllare la situazione dopo aver sentito le grida, colpendolo all’addome e uccidendolo.
La professoressa è stata ferita al volto, mentre la figlia riporta ferite alla gamba. La notizia arriva dal quotidiano spagnolo El Pais, secondo cui il professore rimasto ucciso lavorava come supplente dell’istituto da circa due settimane e lo studente sarebbe subito stato arrestato dai Mossos d’Esquadra (Policia de la Generalidad-Mozos de Escuadra), corpo di polizia regionale della Spagna.
Il minore, custodito all’interno dell’edificio, secondo la legge spagnola non è condannabile a causa dell’età. Sul posto è intervenuta anche l’ESA, il sistema di emergenza medica spagnola, inviando alcune ambulanze sul luogo e prestando soccorso ai feriti. Inoltre, sul posto sono subito accorsi il sindaco di Barcellona Xavier Trias e Irene Rigau, responsabile dell’istruzione in Catalogna.
Da altre testimonianze pare che il giovane aggressore avesse minacciato nelle scorse settimane di uccidere tutti i professori e poi di suicidarsi, ma i suoi compagni hanno pensato a uno scherzo di cattivo gusto. Inoltre, pare che la balestra, che secondo la legge spagnola poteva essere acquistata solo con un permesso simile a quello per i fucili da caccia, sia stata fabbricata artigianalmente.
I compagni di classe dell’aggressore sono ora sotto interrogatorio all’interno dell’istituto; le loro testimonianze sarebbero fondamentali per ricostruire l’accaduto. Un clima di stupore e tristezza ha coinvolto tutto l’istituto; tra lacrime e incredulità si sono tutti riuniti di fronte all’edificio.