Il cedimento di una gru a Bangkok ha scatenato incredulità e panico in tutta la città. Il crollo, avvenuto nella mattina di sabato 15 marzo in un cantiere stradale sull’autostrada Rama II della capitale thailandese, ha provocato il decesso di cinque persone e ne ha ferite oltre venti.
L’autostrada, che collega la capitale al sud della Thailandia, è una delle arterie principali della città, ma per fortuna pare che nel sinistro non sia stato coinvolto alcun automobilista, in particolare perché le corsie di traffico nei pressi della costruzione in quel momento erano chiuse. Le persone che purtroppo hanno perso la vita sono operai che stavano lavorando mentre la gru era in azione.
Le altre persone colpite, in tutto pare 24, erano invece all’interno del cantiere, e si tratta sempre di addetti ai lavori. Costoro sono stati condotti in ospedale per ricevere tutte le cure necessarie. Siam Boonsom, comandante della polizia di Bangkok, ha avviato le indagini per verificare le ragioni del cedimento della gru.
Il comandante ha anche dichiarato che verranno avviati provvedimenti legali nei confronti dei responsabili. Ad ogni modo, sono ancora in corso tutti gli accertamenti del caso, che porteranno ad accertare i motivi di quanto accaduto. Intanto, gli esperti stanno analizzando la gru e la struttura del cantiere per individuare possibili inosservanze delle norme di sicurezza.
In Thailandia, proprio la sicurezza sul lavoro è una delle tematiche di maggiore importanza, e vicende del genere comportano dubbi sulla gestione dei cantieri e sull’osservanza delle regole di sicurezza. L’obiettivo del Paese è quello di garantire agli operai un ambiente di lavoro sicuro, per cui, quando accadono sinistri simili, le autorità competenti dovranno verificare che le leggi in vigore vengano rispettate. Per la comunità, quindi, è fondamentale fare luce su ciò che è successo, in maniera tale che in futuro non debba ripetersi.