Bambini torturati dai militari iracheni, spuntano i video shock

Stanno destando grande sdegno in queste ore alcuni video che testimoniano le torture sui bambini operate dai militari dell'esercito iracheno: i soldati interrogano i piccoli picchiandoli con martelli e fucili.

Bambini torturati dai militari iracheni, spuntano i video shock

Si era detto che i bambini sarebbero stati tra le prime vittime del conflitto che infuria in questi giorni alle porte di Mosul, con le milizie congiunte dell’esercito iracheno e dei peshmerga curdi impegnate a tentare di liberare la città irachena dai fondamentalisti islamici dell’Isis. Ma tra le maggiori preoccupazioni per l’incolumità dei più piccoli figuravano i bombardamenti ed i proiettili vaganti, non certo le torture dei liberatori.

Eppure lo scenario che sta venendo dipinto da alcuni filmati emersi nelle ultime ore è catastrofico oltre ogni più sordida immaginazione. In questi video infatti si possono vedere bambini vittime non delle bombe, del fuoco incrociato o di altre situazioni “collaterali” della guerra, bensì di torture inflitte loro proprio dai soldati che stanno combattendo contro lo Stato Islamico in Iraq.

Il Daily Mail ed altre testate estere hanno pubblicato scene di estrema violenza alla quale sono stati sottoposti i bimbi interrogati dai soldati che, anziché “salvarli”, li hanno catturati nella convinzione che fossero anch’essi membri dell’Isis. In uno di questi video si può vedere un bambino di soli otto anni interrogato e selvaggiamente picchiato dai militari iracheni in quanto ritenuto affiliato ai terroristi.

Un altro filmato ritrae invece un ragazzino sottoposto ad atroci torture, anch’egli interrogato dai militari mentre viene ripetutamente picchiato con un martello sulle ginocchia tra le lacrime, venendo infine percosso con violenza alla testa con un blocco di cemento. Anche su Twitter sono spuntate testimonianze audiovisive di bambini torturati dai soldati “liberatori” con fucili ed armi automatiche.

La preoccupazione maggiore delle associazioni umanitarie era che l’Isis potesse utilizzare i bambini come scudi umani e che gli eserciti di liberazione si trovassero quindi a colpirli per errore, facendone delle vittime collaterali del conflitto. Ma la realtà mostrata in quei video è ben diversa: sono proprio i soldati regolari ad infliggere delibaratamente torture estreme ai bimbi, passati tragicamente dalle mani degli schiavisti dell’Isis a quelle di coloro che avrebbero dovuto essere salvatori, e si sono invece rivelati spietati aguzzini.

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