Lo Stato dell’Arizona compie un passo audace nel panorama della mobilità americana, avviando un progetto pilota che elimina i limiti di velocità su un tratto della Interstate 8, l’arteria che collega San Diego a Casa Grande. Questa iniziativa, parte del programma denominato RAPID Act (Reasonable and Prudent Interstate Driving), non ha l’obiettivo di offrire una libertà totale agli automobilisti, ma di sperimentare un approccio più flessibile alla guida su strade isolate, valutandone gli effetti su traffico e sicurezza.
Il tratto coinvolto attraversa per lo più aree desertiche, con lunghi rettilinei e basso traffico, condizioni che rendono tecnicamente possibile una guida più veloce rispetto ai limiti tradizionali. Durante il giorno, infatti, gli automobilisti possono percorrere la strada alla velocità che ritengono opportuna, purché nel rispetto del buon senso e della sicurezza. La normativa notturna, invece, impone un tetto massimo di 80 miglia orarie, pari a circa 130 km/h, per compensare la ridotta visibilità e i rischi maggiori che derivano dalla guida al buio.
Non tutte le autostrade dell’Arizona saranno interessate dal progetto. Il programma si applica esclusivamente a tratti che rispondono a criteri rigorosi: un tasso di incidenti inferiore alla media nazionale negli ultimi cinque anni, distanza significativa dai centri abitati e infrastrutture aggiornate secondo gli ultimi standard di sicurezza. La selezione accurata dei tratti mira a garantire che la sperimentazione avvenga in condizioni ottimali, minimizzando i rischi per chi viaggia e per l’ambiente circostante.
Il RAPID Act rappresenta un tentativo di ridurre i tempi di percorrenza su distanze lunghe, un elemento cruciale negli Stati Uniti, dove molte arterie si estendono per centinaia di chilometri senza interruzioni significative. La scelta di introdurre limiti di velocità dinamici, differenziati tra giorno e notte, permette di coniugare la libertà di movimento con la sicurezza stradale, creando un modello che potrebbe essere replicato su altre autostrade in futuro, se i risultati saranno positivi.
Gli esperti di mobilità sottolineano come questo progetto pilota possa offrire dati preziosi per la progettazione di norme più flessibili, capaci di adattarsi alle caratteristiche specifiche dei tratti autostradali e al comportamento reale degli automobilisti. Monitoraggi costanti, analisi degli incidenti e osservazione del flusso del traffico saranno fondamentali per comprendere se una maggiore libertà di velocità possa esistere senza compromettere la sicurezza.