L’Austria ha reso nota la politica che intende adottare per risolvere la questione degli immigrati in fuga dai Paesi nordafricani e mediorientali, stabilendo una cifra forfettaria che rappresenterà il numero massimo di richieste d’asilo che verranno accettate dagli organici giuridici del Paese.
In sintesi, gli austriaci hanno stabilito un tetto massimo di immigrati che potranno attraversare i suoi confini, e vivere legalmente all’interno della nazione. Il numero di profughi ai quali sarà concesso il diritto d’asilo sarà di 80 al giorno, un numero ben inferiore rispetto alla richiesta.
In Austria arrivano infatti in media quotidianamente almeno 200 richieste di asilo, ma la quantità di extracomunitari in arrivo è eccessiva, così il ministro dell’Interno Johanna Mikl-Leitner – citata dall’agenzia d’informazione locale Apa – ha reso noto che verranno accettati non più di 80 immigrati al giorno.
Inoltre è stato deciso di presidiare il confine con l’Italia (in corrispondenza di Resia, Tarvisio e del Brennero) in modo tale da poter tenere i flussi migratori sotto controllo. Proprio da queste zone infatti sono giunti in Austria circa 8,5 milioni di mezzi leggeri nel solo 2014, oltre a 3,2 milioni di mezzi pesanti.
Tutti veicoli che i rifugiati potrebbero utilizzare per riuscire a passare illegalmente il confine ed introdursi in territorio austriaco. La stessa Johanna Mikl-Leitner ha poi lanciato un ammonimento riguardo alla “fuga” di immigrati nelle regioni austriache, spiegando che: “Ai migranti, per ragioni economiche, dobbiamo inviare un segnale inequivocabile: per loro non c’è protezione in Austria“.