Austria, ferrovie bloccate, treni da e per Ungheria fermi

Nel frattempo la Polonia ha dato il suo sì per la ripartizione per quote dei migranti proposto dalla Commissione europea. Dure le parole di alcuni sindaci francesi: "Accettiamo solo rifugiati cristiani"

Austria, ferrovie bloccate, treni da e per Ungheria fermi

L’Austria ha bloccato le ferrovie dicendo che i profughi sono troppi. E’ questo il risultato dell’esodo dei migranti che comincia a farsi preoccupante: le ferrovie austriache hanno così bloccato il transito di treni “da e per” l’Ungheria per l’esagerato afflusso di profughi. Intanto la Polonia ha confermato il sistema di ripartizione per quote che ha proposto la Commissione europea.

Si oppongono invece alcuni sindaci francesi che hanno detto: Accettiamo solo cristiani”. Diverse le reazioni di altre nazioni, come ad esempio la Macedonia, che ha addirittura escogitato di innalzare un muro sul confine greco, come quella innalzata dall’Ungheria al confine con la Serbia.

A dirlo è il ministro degli Esteri macedone Nikola Poposki, ma nel frattempo sono giunti settemila profughi che erano rimasti in attesa sotto la pioggia al confine in Grecia e sono entrati in Macedonia. I migranti  devono anche lottare con le difficili condizioni meteo e specie le famiglie con bambini sono in difficoltà.

Il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas ha ribadito: Le nuove proposte che abbiamo messo sul tavolo sono un altro passo che ci spinge a dire che Schengen restera’ un successo collettivo nella politica europea. Questa Commissione non abolira’ il Trattato di Schengen”.

Il minsitro degli Esteri Paolo Gentiloni ha commentato così il comportamento dell?Italia:”L’Italia ha agito correttamente. Noi, l’Italia, rivendichiamo di essere stati dalla parte giusta. L’Italia sostiene il piano Juncker sull’immigrazione e farà la sua parte per farlo approvare”. Il ministro ha categoricamente detto che la posizione dell’Italia sulla questione migranti è stata più che corretta.  In vista del consiglio affari interno che si terrà lunedì il presidente Jean Claude Juncker ha avuto una colazione di lavoro con gli ambasciatori dei 28, che oggi si sono riuniti per discutere altri passi importanti del percorso da seguire. Si attendono nuove news riguardo alla decisione dell’Austria e alle dichiarazioni di altri paesi.

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