Australia, stop alla sperimentazione del vaccino anti Covid: trovati falsi positivi all’Hiv

Il vaccino era ancora in fase di sperimentazione 1 e progettato in modo congiunto dall'Università del Queensland e dalla società biotecnologica australiana Csl. Il Premier Scott Morrison ha spiegato che tale cura non farà più parte del programma vaccinale.

Australia, stop alla sperimentazione del vaccino anti Covid: trovati falsi positivi all’Hiv

In Australia è stata interrotta la sperimentazione al vaccino contro il coronavirus Sars-CoV-2 progettato in modo congiunto dall’Università del Queensland e dalla società biotecnologica Csl. Secondo quanto riferiscono i media internazionali, la cura doveva essere pronta entro la metà del 2021 e si trovava ancora nella fase 1 di sperimentazione. Tutto comunque sembrava procedere per il meglio, fino a quando, a partire dagli scorsi giorni, non sono state trovate persone positive all’Hiv. Le autorità sanitarie hanno subito proceduto ad effettuare i test per confermare la positività al virus che provoca l’Aids  e si è scoperto che tutti i pazienti interessati erano negativi all’Hiv.

Ciò ha portato immediatamente alla sospensione della somministrazione della cura sperimentale contro il Covid-19. Sulla vicenda si è espresso anche il Primo Ministro australiano, Scott Morrison, il quale ha dichiarato che la cura in questione non farà più parte del piano vaccinale anti Covid del Paese. Se non ci si fosse accorti di questo incidente le autorità sanitaria australiane avrebbero potuto immettere sul mercato un prodotto che avrebbe potuto causare seri danni alla salute pubblica, provocando un’ondata di falsi positivi all’Hiv. 

Erano state ordinate già 51 milioni di dosi

L’agenzia di stampa italiana Adnkronos, che cita fonti locali, specifica che il Governo australiano aveva già ordinato 51 milioni di dosi del vaccino anti Covid prodotto dall’Università del Queensland e dalla Cisl. Gli ulteriori test di follow-up hanno dimostrato che non è presente alcun virus riconducibile all’Hiv, mentre la stessa Cisl ha precisato che il vaccino contro il coronavirus non provoca tale malattia. Si tratta solo di falsi positivi. Per adesso, quindi, l’Australia non avrà un vaccino per contrastare efficacemente la pandemia provocata dal Sars-CoV-2, ma le autorità sono fiduciose che arrivi presto una cura.

Nonostante Gran Bretagna e Canada abbiamo già autorizzato l’uso del vaccino prodotto da Pfizer – BioNtech, il Governo australiano su questo punto si riserva di prendere una decisione, in quanto l’Esecutivo di Canberra vuole ancora verificare per bene l’efficacia e soprattutto la sicurezza di questo vaccino anti Covid. Solo dopo che si saranno avuti risultati soddisfacenti l’Australia potrebbe autorizzare l’uso di questa cura sul suo territorio nazionale. 

Nel frattempo il Paese dell’Oceania registra pochissimi casi di Covid-19. Ieri 11 dicembre il bollettino epidemiologico nazionale parlava di 12 casi nelle ultime 24 ore. Da settimane, ormai, in Australia si contano pochissime infezioni provocate dal Sars-CoV-2. Per arrivare a questo punto la nazione ha dovuto affrontare lunghi mesi di restrizioni, anche pesanti, che hanno portato all’azzeramento della curva epidemica e alla ripresa delle normali attività. La guardia resta comunque ancora alta. 

 

Continua a leggere su Fidelity News