La 24enne australiana, Hanna Dickenson, finge una rara forma di cancro per dedicarsi alla bella vita, ma il tribunale l’ha condannata. La giovane sosteneva che l’unica speranza di sopravvivenza era sottoporsi a cure molte costose. Ma tutto era stato inventato per godersi viaggi, feste, alcol, con i soldi dei donatori e dei suoi genitori.
Il piano escogitato dalla giovane Hanna era diabolico. Ha riferito ai suoi genitori, coppia di agricoltori australiani di Swan Hill, di essere malata di cancro e di aver bisogno di cure costose. I genitori, appresa la terribile notizia, si sono indebitati per pagare le cure inesistenti della figlia, mentre lei si godeva vacanze e party. I soldi ricevuti dai familiari però non erano abbastanza, così Hanna ha avviato una raccolta fondi per le sue finte cure, riuscendo a ricavare 42mila dollori di donazioni, pari a circa 26mila euro. Le bugie della 24enne però non sono durate a lungo.
A sospettare della storia del cancro della giovane è stato uno dei donatori, notando strani comportamenti sul profilo Facebook di Hanna Dickens. Quest’ultima pubblicava con sempre più frequenza foto di vacanze e feste. Un comportamento del tutto anomalo per una persona con una forma rara e grave di tumore, che avrebbe dovuto sottoporsi a cure.
Dopo la segnalazione, la polizia ha effettuato degli accertamenti ed infine ha accusato la 24enne. Hanna, messa alle strette, non ha potuto fare altro che ammettere i suoi crimini e di avere quindi ricevuto dei beni materiali grazie alla truffa e all’inganno.
Come riferito anche da 9News, sito austrialiano, il giudice ha definito “spregevole” il comportamento di Hanna Dickenson. La sentenza, emanata dal Tribunale di Melbourne, ha condannato la giovane a tre mesi di reclusione con l’obbligo di svolgere 150 ore di servizio per la comunità, ed infine un trattamento per problemi di abuso di droghe e salute mentale. Gli avvocati della 24enne hanno fatto sapere che presenteranno ricorso per l’appello.