Attentati Bruxelles, il Belgio sapeva degli attacchi 6 giorni prima

L'Olanda avvertì il Belgio del pericolo di attentati ben 6 giorni prima delle stragi di Bruxelles: è questo il clamoroso leak che arriva dall'Aja. Ma in Belgio negano: "Tutto falso".

Attentati Bruxelles, il Belgio sapeva degli attacchi 6 giorni prima

Il Belgio sapeva tutto dei fratelli Bakraoui, gli attentatori delle stragi di Bruxelles, ma avrebbe deliberatamente ignorato ogni avviso fino al consumarsi effettivo della catastrofe. E’ questa la clamorosa indiscrezione che sta imperversando sui maggiori quotidiani internazionali in queste ore, proveniente direttamente dai servizi di Intelligence americana.

In questo caso sarebbe stata proprio l’FBI ad avvertire le autorità olandesi riguardo alla pericolosità dei Bakraoui, e l’avviso sarebbe stato quindi girato in Belgio. Ma qui sarebbe stato ritenuta “infondata“; pertanto, secondo questa tesi, i Servizi belgi sarebbero responsabili indiretti degli attentati di Bruxelles.

A lanciare l’accusa è stato Ard van der Steur, ministro della Giustizia olandese, il quale ha sottolineato come – sempre a suo dire – i “cugini” oranje abbiano fatto di tutto per tentare di evitare le stragi, caldeggiando un intervento diretto da parte della polizia belga per fermare i terroristi prima che questi potessero passare all’azione. In particolare l’avviso sarebbe arrivato il 16 marzo, ovverosia sei giorni prima degli attentati.

Ben diversa è però la versione fornita dalla controparte, col direttore della polizia giudiziaria federale Claude Fontaine che ha negato tutto con gran veemenza: “Solo menzogne: non siamo mai stati avvertiti“. Insomma all’indomani delle stragi di Bruxelles, l’Olanda ed il Belgio si rimbalzano la colpa l’un l’altra, tentando ognuna d’uscirne pulita in mondovisione.

Nel frattempo, i tre sospettati arrestati con l’accusa di essere in relazione con gli attentati di Bruxelles sono stati rilasciati, compreso il reporter Fayçal Cheffou. Nonostante ciò, è ancora allarme terrorismo in Belgio: nel Paese, in stato di shock, sono state annunciate misure drastiche per riuscire a prevenire altri attentati, tra le quali la possibilità di perquisizioni a sorpresa 24 ore al giorno, e la creazione di una banca dati unificata antiterrorismo.

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