Asteroide sfiora la Terra: potenzialmente pericoloso, ma se ne sono accorti troppo tardi

Il "2019 OK", l'asteroide che giovedì ha sfiorato la Terra, è stato scoperto troppo tardi per prendere delle contromisure. Era potenzialmente pericoloso.

Asteroide sfiora la Terra: potenzialmente pericoloso, ma se ne sono accorti troppo tardi

Giovedì 25 luglio un asteroide ha letteralmente sfiorato la Terra. Presentava dimensioni notevoli e ha toccato una distanza di 70 mila chilometri dalla superficie terrestre. La cosa che può sembrare incredibile, però, è che questo asteroide è stato scoperto tardi anche per prendere eventuali contromisure, qualora fosse stato necessario. 

Infatti, il Sonear, il telescopio addetto alla ricerca di asteroidi, ha scoperto quanto stava accadendo solo poche ore prima del passaggio ravvicinato con il pianeta, un tempo relativamente troppo breve per poterlo “attaccare”. L’asteroide è stato successivamente catalogato come potenzialmente pericoloso. 

Asteroide sfiora la Terra: quando era grande?

L’asteroide è stato chiamato 2019 OK e presenta un diametro di 100 metri. Se questa grandezza può sembrare insignificante, allora bisogna considerare che, nel 2013, la meteora di Chelyabinsk aveva solo 20 metri di diametro e il suo possibile schianto sarebbe stato l’equivalente di un’esplosione nucleare, con la possibilità, qualora fosse arrivata sulla Terra, di radere al suolo un’intera città.

Per questo motivo, sono decenni che gli studiosi cercano di anticipare le traiettorie delle orbite dei meteoriti e degli asteroidi classificandone i vari gradi di pericolosità, in base alla distanza tra l’orbita e la Terra. Micheal J. Borwn, astronomo della Monash University, spiega che gli asteroidi anche se non entrano mai in contatto con la Terra, sono comunque in circolazione nel Sistema Solare.

Questo significa che si muovono rispetto ai vari corpi celesti che sono nelle vicinanze e, grazie a questi movimenti, è possibile scattare in sequenza delle foto istantanee per poi analizzare quali sono gli oggetti che nelle varie foto si muovono. Grazie a questa tecnica, sono stati scoperto molti meteoriti, ma ce ne sono alcuni, come il caso di 2019 OK, che continuano a sfuggire.

Il motivo è semplice: il 2019 OK ha percorso un’orbita molto vicina al Sole, dunque pressoché impossibile da percepire a causa della luce emessa dal corpo celeste, se non nelle ore del “tramonto”. Ecco il motivo della tarda scoperta.

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