Oltre che per le più grandi riserve petrolifere del mondo, l’Arabia Saudita è conosciuta anche per un altro aspetto: ad oggi rimane l’unico paese in cui le donne non possono guidare un’autovettura. Lo storico divieto è però destinato a rimane in piedi ancora per poco. In altre parole quello che per molti altro non era che il frutto di un discutibile retaggio ancestrale, tra pochi mesi diventerà a tutti gli effetti un tabù del tutto superato.
Un decreto del re Salman ha finalmente messo fine a questa discriminazione priva di alcun fondamento logico. L’annuncio oltre ad essere diffuso dai media nazionali, è stato reso noto anche durante un evento legato alla causa saudita tenutosi a Washington.
L’ambasciatore di Riad negli Stati Uniti non ha potuto che commentare positivamente quella che si preannuncia essere una svolta epocale. “E’ il momento giusto per questo cambiamento perché in Arabia Saudita abbiamo una società giovane e dinamica. Le donne non avranno bisogno del loro ‘guardiano’ per prendere la patente”.
Cade quindi un altro simbolo di oppressione nei confronti delle donne, un divieto la cui sopravvivenza fino ai giorni nostri è tanto incredibile quanto incomprensibile. Ad oggi il paese della penisola arabica era l’unico al mondo in cui continuava a vigere un simile provvedimento. Diversi teologi wahabiti – gli esponenti più radicali del sunnismo saudito – si erano sempre espressi contro l’abolizione del divieto. A seconda dei casi le giustificazioni accampate alludevano alla pericolosità per la stabilità del regno, o all’inappropriatezza di una donna al volante, fatto considerato come un “problema per gli uomini”.
Del resto, solo qualche giorno fa uno dei più importanti sceicchi del paese aveva affermato che “le donne hanno un quarto di cervello degli uomini”.
È evidente come alcuni vecchi costumi siano alquanto duri a morire. Non è quindi un caso che la svolta sia arrivata dopo un scontro sociale in atto già da diversi anni. A tal fine è sufficiente ricordare che le prime manifestazioni a favore delle donne al volante iniziarono addirittura nel 1991, subito dopo la fine della Guerra del Golfo.
Il recente cambio di rotta è stato preceduto anche da altre aperture dello stesso tenore. È di pochi giorni fa la notizia di una donna a cui è stata concessa la possibilità di entrare in uno stadio. Tutto ciò è stato reso possibile grazie alla nuova ventata riformista impressa dal 32enne principe Mohammed bin Salman. Ad ogni modo stando alla tempistiche annunciate, per vedere le prime donne patentate dovremo attendere giugno 2018.