Grave imbarazzo per la Royal Navy, tradizionale orgoglio della ultracentenaria potenza marinara britannica. La sua ultimissima Hms Queen Elizabeth ha già dei seri problemi di tenuta. Da una guarnizione difettosa è stata riscontrata una perdita dalla quale filtrano fino a 200 litri di acqua all’ora.
Finita di costruire solo poche settimane fa, ha immediatamente conquistato il primato di nave più costosa e anche più potente mai varata dal Paese. Uscita dai cantieri del Regno dopo anni di inattività, è stata ufficialmente inaugurata a Portsmouth dalla Regina Elisabetta II in persona. Per l’occasione, la premier Theresa May l’ha subito definita la “portaerei dell’orgoglio”.
Ma il fiore all’occhiello della marina inglese ha rivelato dei problemi di gioventù sin dalla sua prima uscita in mare aperto. Una guarnizione difettosa dell’albero di trasmissione ha generato una falla dalla quale è incominciata ad entrare l’acqua. A rivelarlo è stato un servizio lanciato dal Sun; le autorità militari non hanno potuto far altro che confermare la notizia.
Un vero smacco per un gigante del mare costato la modica cifra di 3,1 miliardi di sterline, l’equivalente di 3,5 miliardi di euro. Fondi buttati letteralmente a mare? Forse è ancora troppo presto per domandarselo, rimane però l’imbarazzo per un inconveniente che getta discredito sull’intera Royal Navy. Come era logico aspettarsi, qualcuno non ha risparmiato le allusioni sulla vita operativa della nave, stimata in 50 anni. Sarebbe forse un dato da rivedere al ribasso?
Come riferito da un portavoce della Marina, la nave verrà riparata a Portsmouth non prima di essere stata messa in un bacino di carenaggio. Ad ogni modo, il difetto riscontrato “non impedisce alla nave di salpare di nuovo, e non avrà impatto sulle sue missioni”.
La Queen Elizabeth è un vero e proprio gigante dei mari. Con 65.000 tonnellate di stazza, può arrivare ad ospitare 40 elicotteri ed aerei; questi ultimi possono decollare da un ponte la cui lunghezza è paragonabile a quella di tre campi da calcio. Lunga 280 metri (in pratica 10 metri più del Titanic, il transatlantico affondato nel 1912), può arrivare a raggiungere una velocità massima di 25 nodi.