Anonymous: "Cancellati 6mila profili Twitter collegati all’Isis"

Si vedono i primi risultati dell'offensiva da parte degli hacktivisti di Anonymous contro l'Isis: l'operazione denominata opParis ha portato alla chiusura di quasi 6.000 profili di Twitter

Anonymous: "Cancellati 6mila profili Twitter collegati all’Isis"

All’indomani degli attentati di Parigi, il gruppo di hacktivisti Anonymous aveva promesso di dare il proprio ‘cyber-contributo’ alla lotta al terrorismo dell’Isis, lanciando l’operazione denominata opParis. L’obiettivo dichiarato dal gruppo di hacker, che già fece un’operazione simile dopo l’attacco a Charlie Hebdo, è quello di acquisire informazioni sui contatti Twitter pro califfato e, in generale, di bloccare le comunicazioni online tra gli adepti dell’Isis, mezzo preferito dai fondamentalisti islamici.

La lotta degli hacker non si è mai sopita del tutto ma, col passare dei mesi, ha portato a sempre meno risultati. Fino alla settimana scorsa, appunto, quando la strage di Parigi ha portato il gruppo a rilanciare la propria battaglia per dare un contributo importante alla lotta al terrorismo.

L’operazione si coordina sulla rete di chat AnonOps con due distinti canali, uno internazionale e uno per i madrelingua francesi, in cui raccogliere informazioni sui terroristi da fornire alle intelligence dei vari Stati in lotta contro il terrorismo di matrice islamica.

“Vogliamo stanare i jihadisti, identificarli, consegnare le loro identità all’opinione pubblica perché vengano fermati prima che possano commettere altri massacri. Allo stesso tempo, ne oscuriamo la visibilità online una volta tratte le informazioni necessarie”, dice il fondatore italiano dell’iniziativa.

E i primi risultati stanno già arrivando. Sono stati identificate le identità e chiusi gli account di circa 5.500 profili social inneggianti all’Isis. Non solo Twitter, ma anche Facebook, Tumblr, Youtube Telegram, oltre che diversi siti web jihadisti oscurati dagli hacker. L’operazione opParis, che al lancio dell’iniziativa contava circa 250 utenti, in queste ore ha raggiunto ben 600 utenti in contemporanea, molti dei quali italiani. Un risultato sorprendente, se si pensa con quanta celerità sia stata organizzata l’iniziativa.

Oltre ad opParis gestito dagli hacker di Anonymous ma aperto a chiunque voglia dare il suo contributo, sono diversi i gruppi che perseguono lo stesso obiettivo, come quello di Ghost.org, il cui scopo è eliminare dal web tutti i siti jihadisti, o altre agenzie filo-governative, che proprio con gli hacker ha stretto degli accordi per smascherare questi utenti e rendere la rete un luogo in cui l’Isis non è ben accetta.

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