Ankara, attentato siriano provoca 28 vittime

L'attentato è avvenuto al passaggio di tre bus che trasportavano militari. Tra le vittime si contano diversi ufficiali. Secondo i media locali il kamikaze sarebbe stato identificato come un cittadino siariano, anche se l'attentato non è stato rivendicato

Ankara, attentato siriano provoca 28 vittime

Una nuova giornata di sangue è sorta sulle territorio turco, infatti al passaggio di un convoglio che trasportava militari, un attentatore si è fatto saltare in aria, causando ben 28 vittime e creando un notevole scompiglio. E’ successo ad Ankara dove, dopo questo nuovo sanguinoso attentato, ci sono stati 9 arresti di persone che si crede abbiano operato per fare in modo che questo novo attentato avvenisse.

Lo ha reso noto il premier turco Ahmet Davutoglu, che ha rassicurato la popolazione cul fatto che siano stati arrestati tutti i responsabili dell’efferata strage nella quale hanno perso la vita molti ufficiali dell’esercito turco. L’ideatore ed autore della strage sarebbe un cittadino curdo, che risponde al nome di Salih Necar. La sua identificazione è stata possibile grazie al rilevamento delle impronte digitali al suo ingresso in territorio turco, come previsto dagli accordi con la Commissione Europea.

La vettura utilizzata pèer la strage è una Volkswagen presa in fitto e mai restituita ed inserita perciò nel database dei veicoli rubati. Dall’esame dell’auto e dei suoi spostamenti si è potuto scoprire che è stata nella città di Ankara, con delle targhe false, per almeno dieci giorni prima dell’attentato. Il bilancio resta alto: oltre i 28 morti, si contano più di 60 feriti e tra i morti probabilmente rientrano anche molti civili innocenti.

Dopo il fatto il premier è stato convocato per un vertice di urgenza sulla sicurezza ed ha fatto sapere che non parteciperà all’incontro tra i vertici dell’unione europea a Bruxelles in programma per oggi. I media turchi seguono due possibili piste per risalire al gruppo politico degli attentatori: una è il PKK, l’altra è l’ISIS.

Resta il fatto che dall’inizio dell’anno Ankara è stata più volte teatro di sanguinosi attentati e che i problemi con il governo russo avuti negli ultimi tempi non hanno fatto che aggravare la situazione del popolo turco, che è già da tempo nella morsa dei trerroristi da un lato e dei separatisti curdi dall’altro. Le forze dell’ordine stanno facendo tutto il possibile per ristabilire la calma in città.

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