Ancora una volta uno tsunami in Indonesia travolge e distrugge tutto

Interi villaggi spazzati via, decine di corpi ammassati, una terra ancora una volta segnata da devastazioni e catastrofi. Un bilancio destinato purtroppo ad aggravarsi.

Ancora una volta uno tsunami in Indonesia travolge e distrugge tutto

Almeno 222 persone sono morte ed altre 843 sono rimaste ferite a causa di uno tsunami che ha colpito l’ Indonesia ma il bilancio è destinato ad aggravarsi perchè, come è ovvio, molte zone colpite non sono ancora state raggiunte dai soccorritori.
Un muro d’acqua che ha raggiunto i 20 metri di altezza, potrebbe essere stato causato da frane sottomarine seguite a un’eruzione di Anak Krakatau, un’isola vulcanica formatasi dal vulcano Krakatoa

Il Krakatoa viene ricordato per la violentissima eruzione avvenuta il 27 agosto 1883, che sprigionò un’energia pari a circa 4 volte quella di una bomba con un conseguente rumore che fu classificato come il più forte mai udito sul pianeta in epoca storica, avvertito a quasi cinquemila km di distanza. L’esplosione ridusse addirittura in cenere l’isola sulla quale sorgeva il vulcano.

Ancora, ricordiamo anche il 26 dicembre di quattordici anni fa, un altro disastro naturale che spazzò via tutto con una furia spaventosa sempre nelle stesse zone. Un tratto di crateri attivi che causa con scadenze non prevedibili questi eventi.

Nei video amatoriali, che in pochi minuti hanno fatto il giro del mondo, i momenti in cui l’onda ha travolto tutto. Stralci di immagini in cui le inquadrature sono, comprensibilmente, non ferme e nitide ma che ci sono grazie al concerto di una band rock a cui stavano assistendo alcuni impiegati in convention aziendale prima che l’onda travolgesse tutto provocando la morte, tra gli altri, del manager e del bassista. Altri  quattro componenti del gruppo risultano tra i dispersi.

La Farnesina è attiva per l’ assistenza ai connazionali anche se, al momento, non risultano vittime straniere. Anche il Papa, durante l’ Angelus, ha prontamente avuto un pensiero per le popolazioni che hanno vissuto questo nuovo tragico momento facendo appello al sostegno della comunità internazionale ed invitando tutti alla solidarietà.

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