La sera del primo novembre del 2007, Meredith Kercher perse la vita per mano di Rudy Guede, dopo aver subito violenza sessuale. Questo è quello che la giustizia italiana ha sentenziato, reputando totalmente estranei ai fatti Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Quest’ultima è stata assolta in contumacia, essendo tornata in America prima della sentenza definitiva.
L’opinione pubblica si è letteralmente spaccata in due: gli innocentisti hanno sempre sostenuto che Sollecito e la Knox non avessero mai preso parte a questo orrendo delitto. Al contrario, i colpevolisti hanno ribadito più volte che giustizia non è mai stata fatta e i veri colpevoli sono ancora a piede libero.
L’unica, tragica, inconfutabile verità, è che la giovane Meredith ha perso la vita quella maledetta notte e si è portata con sé la verità di questo orribile delitto. I fatti purtroppo non potranno essere chiariti del tutto, l’unico fatto certo è la morte della povera ragazza e la disperazione della sua famiglia.
Un altro fatto certo è il compenso che Amanda Knox riceve per ogni discorso sull’omicidio di quella che era la sua amica, durante il percorso di studi a Perugia: più di 9 mila dollari, la Knox è ‘impegnata’ in una specie di tour a pagamento nei vari college americani per parlare del delitto avvenuto nel 2007 della sua coinquilina.
La protesta della famiglia di Meredith
Ovviamente questa decisione non è stata ben accolta dalla famiglia Kercher. “La Knox dovrebbe pensare alla sua vita senza tornare continuamente su questo caso dal quale ha solo da trarre profitti, in termini di fama e denaro“, si fa portavoce il legale della famiglia Kercher sul Daily Mail. “Spero che riesca a capire quanto sia inappropriato questo comportamento e come la famiglia di Meredith Kercher possa essere colpita” con queste parole l’avvocato Francesco Maresca, legale dei familiari della giovane inglese uccisa a Perugia, esprime tutto il dissenso per questo deprecabile comportamento. Continua con parole dure: “Continuo a pensare che dovrebbe ringraziare la giustizia italiana per averla dichiarata assolta nonostante due precedenti condanne pesantissime“.
Le dichiarazioni di Amanda Knox
Dal canto suo, Amanda Knox si presenta nelle varie strutture universitarie argomentando così la sua esperienza: “Sono stata dipinta come il diavolo. Tutto quello che è stato detto su di me non importa. L’unica cosa che conta è la verità. Se ho imparato qualcosa da questa esperienza è che la verità non si può nascondere ignorando la realtà. La domanda non è se qualcosa di male ti accadrà, ma come tu reagirai”.