Appena un paio di giorni fa, i rappresentanti della Corea del Nord e della Corea del Sud, dopo due anni di gelidi rapporti, si sono seduti ad un unico tavolo per cercare insieme argomenti di dialogo e di pace. I due paesi sono arrivati all’accordo, secondo quanto riferisce Yonhap, “di attivare cooperazione e scambi attraverso diversi livelli di dialogo”.
Il rappresentante della delegazione nord-coreana all’incontro di Panmunjom si era presentato con queste parole: “La speranza del popolo nel miglioramento delle relazioni tra Nord e Sud è come l’acqua che scorre sotto i fiumi ghiacciati“. Washington, a quanto pare, non vuol restare fuori dal dialogo, e ha aperto i colloqui con il regime di Pyongyang.
Donald Trump, durante una telefonata a Moon Jae-in, il presidente sudcoreano, ha espresso la disponibilità ad aprire negoziati direttamente con la Corea del Nord. Un segno di apertura non indifferente, diffuso prima dal governo di Seul e poi confermato dalla Casa Bianca con queste parole: “Il presidente Trump ha indicato di essere aperto a colloqui tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord nei tempi opportuni e se le circostanze lo permetteranno“.
Durante il colloquio telefonico, afferma sempre la nota della Casa Bianca, i due leader “hanno sottolineato l’importanza di continuare al massimo la campagna di pressione sulla Corea del Nord“. Nel comunicato si legge anche che Trump ha ringraziato Moon Jae-in per la sua “leadership nel rendere i colloqui con Pyongyang possibili“. Ha poi confermato che la delegazione americana alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang sarà guidata dal vice presidente americano, Mike Pence.
Le Olimpiadi si terranno dal 9 al 25 febbraio 2018, a Pyeongchang, località sudcoreana ad appena 80 km dalla linea “calda” del cessate il fuoco con il Nord. I giochi invernali stanno sgelando rapporti da tempo irrigiditi e fino a qualche giorno fa considerati agli opposti.