Sono morti di stenti in mare, dopo che il motore della loro imbarcazione si è rotto. Un’altra terribile tragedia umana si è consumata nelle scorse ore in Africa Occidentale, precisamente al largo delle coste della Mauritania, dove la Guardia Costiera del Paese ha trovato i cadaveri di 40 persone che giacevano in una imbarcazione. Immediatamente sono scattati i soccorsi, ma per loro non vi era più nulla da fare. Sarebbero morti di stenti dopo essere rimasti per giorni senza cibo nè acqua.
A bordo del natante sono state trovate altre sette persone vive, tutte in gravissime condizioni a causa della debilitazione del loro organismo. Questi ultimi sono stati soccorsi e accompagnati in ospedale. Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale, queste persone, tutte richiedenti asilo, stavano tentando di raggiungere le coste delle Isole Canarie, arcipelago spagnolo che si trova a largo delle coste del Marocco. Proprio da qui sarebbe partito il viaggio di queste persone.
I problemi al motore
Subito dopo essere partiti, la barca sulla quale viaggiavano ha avuto dei problemi al motore. A questo punto le forti correnti dell’Oceano Atlantico hanno fatto si che l’imbarcazione andasse alla deriva per centinaia di miglia. Per giorni i migranti sarebbero rimasti non solo in balia delle onde, ma anche del sole.
I superstiti del dramma hanno spiegato di essersi messi in viaggio almeno due settimane prima. L’imbarcazione, andando in balia del mare, avrebbe perso completamente la rotta, finendo molto più a sud delle Isole Canarie. Dall’inizio del mese di agosto sono stati già 5 i naufragi simili avvenuti in Africa.
L’anno scorso 170 persone sono morte lungo la rotta per raggiungere l’arcipelago spagnolo, almeno secondo i dati in possesso dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni. E anche nel Mediterraneo, in queste settimane, si sono verificati drammi simili che hanno sconvolto l’opinione pubblica.