Afghanistan, il console italiano eroe che aiuta i bambini di Kabul

Il console d'Italia a Kabul si è reso protagonista di un gesto che è diventato simbolo della situazione emergenziale che si vive a Kabul ed in Afghanistan in questi giorni.

Afghanistan, il console italiano eroe che aiuta i bambini di Kabul

Mentre la politica dibatte sulla questione afghana ed il governo predispone voli da Kabul per l’evacuazione degli italiani e di chi ha collaborato con il nostro Paese, c’è un pezzo di Italia che è ancora lì. Si tratta del console Tommaso Claudi, unico diplomatico italiano rimasto nel territorio ormai caduto in mano ai talebani. 

Come è stato più volte ricordato dagli italiani rientrati da Kabul negli ultimi giorni, la presenza dello Stato italiano si è sentita molto in questa emergenza ed in quel Paese. Il tutto grazie alla sensibilità, diligenza e disponibilità di un corpo diplomatico, che ha davvero pensato al bene dei propri cittadini e non solo. 

Ad attestare queste dichiarazioni ci sono delle immagini, che colpisocno e che sono diventate anche uno dei simboli di quanto sta accadendo in queste ore all’aeroporto di Kabul. Un luogo dove ormai il caos regna sovrano, tanto che gli Usa hanno chiesto ai loro concittadini di non raggiungere lo scalo poiché al momento non si garantiscono misure di protezione e sicurezza. 

Ma c’è chi, invece, in quel luogo è rimasto per dare una mano ai civili. Il console italiano Tommaso Claudi, 31 anni il prossimo 30 agosto, si è adoperato per far passare alcuni civili all’interno dello scalo. Con indosso un giubotto antiproiettile si è inginocchiato e sporto da un muretto di cinta per prendere un bambino dalle braccia di un uomo. 

Uno scatto che ha colpito e che non bisogno di alcun commento, perché parla da sé. L’immagine è diventata presto virale, portando così il gesto del nostro console a diventare un simbolo della situazione in cui l’Afghanistan è precippitato nel giro di poco tempo. Ancora una volta, il gran cuore ed il coraggio di noi italiani è una lezione di vita per molti. 

Claudi al momento vive all’interno dell’aeroporto. Anche per assicurare la continua attività dell’ambasciata che non si è mai fermata. Si continuano ad organizzare voli militare per non lasciare indietro nessuno. 

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