Afghanistan, donne lanciano i figli ai militari stranieri: iniziata la caccia ai giornalisti

Nonostante le rassicurazioni del regime talebano, la situazione nel Paese è drammatica. Per chi non ha il salvacondotto, si apre uno scenario drammatico: le donne di Kabul hanno scelto di mettere al sicuro i figli affidandoli ai militari stranieri.

Afghanistan, donne lanciano i figli ai militari stranieri: iniziata la caccia ai giornalisti

Prosegue il dramma in Afghanistan. Nelle ultime ore arriva la notizia che in molti si aspettavano, cioè quella della caccia ai giornalisti, mentre si spara sui manifestanti che sono scesi in strada con le bandiere nazionali per festeggiare la festa dell’indipendenza. All’areoporto di Kabul si registrano ancora scene di panico e dolore. 

Terrorizzate dal regime talebano, le donne di Kabul lanciano i figli al di là del filo spinato ai militari di ogni nazionalità, chiedendo loro di metterli in salvo. Mentre abbracciano e sventolano la bandiera dell’Afghanistan, risuona per le strade di Kabul una frase: “Morte all’America“. Si, perché ora si sentono traditi proprio da quella nazione che due decenni prima li aiutò molto per gettare i semi della democrazia. 

Nonostante il Pentagono abbia assicurato che ci sono in atto trattative con i talebani per garantire l’accesso all’aeroporto, ma per le strade delle città regna il caos. Tutti cercano di andare verso l’unica via di fuga rimasta,l’aeroporto, ma ad attenderli c’è il fuoco delle milizie talebane. Gli afghani che hanno collaborato con gli occidentali ora temono fortemente per la loro vita e per quella dei loro familiari.

Se i collaboratori possono contare sui salvacondotti rilasciati dai vari Stati stranieri, cosa diversa è invece per chi non li ha. I voli stranieri decollano ed arrivano, ma per i locali non c’è molto da fare. Ad aggravare ancor più la situazione è anche la caccia ai giornalisti che è iniziata proprio dai talebani nelle ultime ore. 

Al momento si è appreso che è stato ucciso un parente e ferito un altro di un cronista tedesco. Sembra che i talebani stiano proprio facendo delle ricerche particolareggiate, andando casa per casa. Almeno tre giornalisti tedeschi avrebbero subito minacce. Il social network Facebook, che da tempo aveva già bandito i talebani, ha sviluppato dei sistemi per assicurare gli utenti vulnerabili che si trovano in Afghanistan. 

Per queste persone è stata disattivata la possibilità di vedere la loro posizione così come leggere la lista degli amici. 

Continua a leggere su Fidelity News