La ricerca di un vaccino per il coronavirus è una battaglia contro il tempo che stanno combattendo decine di scienziati di tutto il mondo. Battaglia che anche un laboratorio inglese ha deciso intraprendere e per la quale è alla ricerca di 24 volontari da infettare con due ceppi del Covid-19 in cambio di una ricompensa di 4.000 euro (3.500 sterline).
Lo rende noto il tabloid inglese The Sun, secondo il quale l’obiettivo di questi scienziati è mettere a punto un vaccino da utilizzare il prossimo inverno per proteggere anziani e persone con malattie pregresse.
Vaccino da 2.000 milioni euro
Secondo Richard Hatchett, infettivologo e amministratore delegato del Cepi (Coalition for Epidemic Preparedness Innovations), un’organizzazione internazionale di ricerca scientifica e medica, la sviluppo del vaccino potrebbe costare più di 2.000 milioni di euro. In base ai dati forniti dall’OMS, sono 20 i vaccini già in fase di sviluppo e più di 80 gli studi clinici con antivirali in corso.
La ricerca della Hvivo, compagnia che dirige l’unità di quarantena del Queen Mary BioEnterprises Innovation Centrel di Whitechapel, Londra, inizieranno non appenda abbia ottenuto il permesso del Medicines and healthcare products regulatory Agency (MHRA) del Regno Unito. Gli scienziati infetteranno i partecipanti con due ceppi comuni di coronavirus, 0C43 e 229E, che provocano problemi respiratori lievi. I sintomi saranno quelli di un raffreddore, simili a quelli del Covid-19.
Prima di poter partecipare, i volontari dovranno fornire ai ricercatori più informazioni possibili sulla loro storia clinica e dovranno eseguire esami del sangue, delle urine e visita cardiologica. Inoltre ci si assicurerà che non abbiano gli anticorpi che neutralizzino il coronavirus. “In realtà, siamo stati tutti esposti a molti coronavirus, il che significa che potremmo avere una sorta di immunità di base“, dice il direttore di Hvivo, Andrew Catchpole, a The Sun.
I partecipanti rimarranno in quarantena per 14 giorni dopo esser stati infettati, non potranno avere nessun contatto fisico con altre persone, a parte medici e infermieri equipaggiati con indumenti protettivi e che entreranno nella sala per eseguire esami del sangue e tamponi. I medici dovranno inoltre raccogliere i tessuti sporchi in modo che possano essere pesati e misurare la loro “carica virale“.
I ricercatori affermano che valuteranno l’efficacia dei nuovi virus e dei farmaci antivirali in un ambiente totalmente sicuro. Secondo il dottor Edward Wright, professore senior di microbiologia all’Università del Sussex, ci sono 7 tipi di coronavirus che “possono infettare l’uomo“. Tra questi ci sono i ceppi OC43 e 229E, che vengono utilizzati in questo studio e che sono responsabili di gran parte dei raffreddori comuni.