29enne in coma per l’anoressia, torna in Italia grazie a una raccolta fondi

Una ragazza che soffre di anoressia nervosa e che è in coma in Australia potrà finalmente tornare a casa in Italia grazie a una catena di solidarietà che si è mossa per aiutarla.

29enne in coma per l’anoressia, torna in Italia grazie a una raccolta fondi

L’anoressia è uno dei disturbi alimentari peggiori di cui una giovane possa soffrire. Mara Farci è una delle tante ragazze malate di anoressia nervosa, di cui soffre da quando ha 13 anni. La 29enne che si trova a Melbourne dove è in coma a causa dell’anoressia, potrà tornare a casa, in Italia, nella sua Sardegna, come ha dichiarato il sindaco della sua città, grazie a una raccolta fondi che ha ottenuto gli esiti sperati. 

Mara Farci è giunta a Melbourne, in Australia, agli inizi di giugno per imparare inglese e studiare, lavorare, come molti coetanei, come ragazza alla pari. Dopo un mese che era in Australia, è stata trovata priva di sensi dalla famiglia che la ospitava. I suoi organi, a causa dell’anoressia nervosa, di cui soffre da tantissimo tempo, hanno cominciato a cedere con lei finita in coma. 

In seguito ai suoi problemi di salute, è in coma da due mesi e ricoverata presso l’Alfred Hospital di Melbourne. Ora, grazie alla raccolta fondi che è stata organizzata, può tornare in Italia, come testimonia Marco Farrias, il sindaco del comune che ha dato via alla gara di solidarietà e che commenta così questo successo: “Abbiamo raggiunto ormai oltre 70mila euro per permettere a Mara e ai suoi genitori di rientrare in Italia dall’Australia. Una cifra che va oltre ogni previsione e che useremo interamente perché questa vicenda possa concludersi nel migliore dei modi”.

La giovane, insieme alla sua famiglia, con biglietti già in mano, partirà il 14 settembre con arrivo all’aeroporto Fiumicino di Roma alle 8.45. Il fratello Andrea, contattato al telefono, non ha parole per esprimere tutta la gioia e spera che la sorella possa stare bene e, quindi, viaggiare. Una notizia di sollievo dopo mesi di sofferenza e dolore.

Dei 70 mila Euro raccolti, in base a quanto afferma il sindaco, la metà saranno devoluti per il viaggio dall’Australia all’Italia, mentre i restanti per le spese dei genitori in una struttura nella capitale e poi per l’azienda ospedaliera dove dovrà stabilizzarsi in attesa del volo che prenderà per Cagliari. 

Nel frattempo, il sindaco esprime la sua gioia a tutti coloro che si sono prodigati per far sì che ciò avvenisse.

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