Un uomo affetto da paralisi celebrale è stato fatto scendere dal suo volo perché gli addetti ai bagagli hanno deciso che non potevano sollevare la sua carrozzina sull’aeroplano perché troppo pesante. A denunciare l’episodio di discriminazione è stato il 24enne disabile Brandon Aughton originario di West Bridgford, Nottingham.
L’uomo aveva prenotato un volo con la Ryanair insieme alla sua badante, la 41enne Orla Hennessey, con partenza dall’aeroporto di East Midland e destinazione Malaga, dove aveva prenotato la sua prima vacanza dopo due anni di isolamento. “Ho già volato altre due volte con loro e non avevo avuto alcun problema“, racconta il 24enne. All’aeroporto Brandon ha lasciato la sua carrozzina smontata a Swissport, agenzia che si occupa dei servizi a terra di Ryanair.
Nonostante il fatto che Brandon avesse preavvisato la Ryanair della presenza della sedia, appositamente costruita per i suoi bisogni e pesante 270 chili, l’agenzia aerea aveva confermato che non ci sarebbero stati problemi. Invece i quattro impiegati della Swissport hanno affermato che non avevano attrezzatura per caricare la carrozzina sull’aereo a causa del suo peso, e nonostante ci fosse una lettera di Ryanair che affermava il contrario, non hanno voluto cedere.
Il pilota ha preso la decisione di far scendere Brandon e la badante dall’aereo e riaccompagnarli al terminal per evitare che il volo subisse ritardi. I due sono riusciti a trovare posto su un altro volo in partenza la serata del 12 ottobre, facendo perdere le prime 48 ore della vacanza. Inoltre il 24enne è stato costretto a partire con una sedia a rotelle più leggera e manuale che non risponde alle sue esigenze e non gli consente di muoversi indipendentemente. “Dargli la sedia standard è come togliergli le gambe“, denuncia la badante Orla.
Un portavoce della Swissport ha commentato: “Siamo rattristati di sentire le lamentele del cliente riguardo un incidente all’aeroporto di East Midlands. Prendiamo seriamente la nostra responsabilità nei confronti dei passeggeri disabili e comprendiamo come sia importante che il viaggio per tutti i passeggeri sia agevole“. L’agenzia e la Ryanair sostengono di aver “parlato con il cliente risolto la questione“, nonostante il disagio di averlo obbligato a trascorrere la vacanza in una sedia che non gli consente di muoversi indipendentemente.