Unipol-bnl assoluzione Fazio e altri 12 imputati

E' stato assolto Fazio, assieme ad altri imputati, per la presunta scalata di Unipol-Bnl. Dopo svariati mesi e molti processi il tutto si è sgretolato in un nulla, poiché il fatto non sussisteva.

Unipol-bnl assoluzione Fazio e altri 12 imputati

E’ stata confermata, dalla Cassazione, l’assoluzione con la formula “perchè il fatto non sussiste” dodici imputati d’eccellenza e l’ex governatore della Banca d’Italia Antonio Fazio. Tra i nomi dei coimputati spuntano alcuni di tutto prestigio come gli ex vertici di Unipol Giovanni Consorte, Ivano Sacchetti e Carlo Cimbri, accusati di aggiotaggio nell’inchiesta sulla tentata scalata alla Bnl da parte del gruppo assicurativo. A respingere il ricorso del pg di Milano, contrario ai proscioglimenti, è stata la prima sezione penale.

Il reato è risultato prescritto dal 2012. Con questo verdetto la Cassazione ha reso definitiva la sentenza di proscioglimento emessa nel processo d’appello bis dalla Corte di Appello di Milano, il sei dicembre del 2013, che aveva assolto tutti con la formula inizialmente citata. Respinto anche il ricorso della parte civile, la banca spagnola Banco di Bilbao, ora divenito Bnp Paribas, che in primo grado aveva avuto una provvisionale di 15 milioni di euro.

Si conclude così una delle principali inchieste che ha visto imputati un gruppo di “furbetti”. Il fatto risale tra il 22 maggio e il 18 luglio del 2005 quando gli imputati, avrebbero prodotto “una sensibile alterazione del prezzo del titolo Bnl” con una “strategia condivisa” e con un “aggiotaggio informativo e manipolativo”. Ai vertici di Unipol si contestava di avere ingannato il mercato falsando le informazioni sui propri movimenti sul titolo Bnl.

Ma dopo svariati appelli e processi il tutto si è sgretolato. Oltre a Fazio e agli ex vertici di Unipol, escono assolti da questo processo gli immobiliaristi Danilo Coppola, Stefano Ricucci e Giuseppe Statuto, l’europarlamentare del Nuovo centrodestra Vito Bonsignore, l’imprenditore Emilio Gnutti di ‘Hopa’, il banchiere Bruno Leoni, il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone, i fratelli Ettore e Tiberio Lonati.

Oltre a Unipol e Hopa, sul fronte societario, è stata definitivamente ‘scagionata’ anche la Banca popolare dell’Emila Romagna: per tutte in primo grado erano scattate le sanzioni pecuniarie previste dalla legge 231/2001 sulla responsabilità degli enti.

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