Ue: Pil Italia 2015 crescerà 0,6%

Dopo accurati studi anche l'UE decreta una crescita del PIL italiano. Infatti secondo studi fatti da Bruxelles avremo un'innalzamento del 0,6%, nulla di nuovo tuttavia per le stime effettuate dai nostri esperti.

Ue: Pil Italia 2015 crescerà 0,6%

MILANO. Non è cambiato molto dalla situazione di tre mesi fa con le stime dell’inverno, secondo la Commissione europea per la congiuntura italiana si intravede una ripresa che resta graduale, mentre il grado di ottimismo nell’intera euro zona continua a crescere. I numero messi giù su carta dalle odierne stime di primavera parlano da sole. Particolarmente eloquenti le proiezioni sul PIL, nel caso dell’Italia ferme a 0,6% quest’anno e aggiustate al rialzo di un solo decimo sul prossimo, che passa a 1,4% dall’1,3% ipotizzato a febbraio. Giusto per un avere un confronto di media delle grandezze, l’attesa per la crescita della zona euro passa a1,5% da 1,3% sul 2015 attestandosi a 1,9% per il 2016.

Come se non fosse sufficiente, se il motore della ripresa è individuato nel caso della zona euro soprattutto nella domanda interna quest’anno nel rilancio degli investimenti il prossimo, il caso Italia tende a mostrare i soliti punti deboli. Secondo Bruxelles al modesto +0,6% di quest’anno contribuirà il canale delle esportazioni, favorito dal deprezzamento del cambio, che dovrebbe dar luogo a nuovi investimenti delle imprese. Sempre dalle esportazioni e investimenti dovrebbe arrivare una grande spinta che porterà il 2016 a una crescita di 1,4%. Le proiezioni Ue non si allontanano del resto molto da quelle dello stesso governo  che vede 0,7% quest’anno, 1,4% il prossimo, del Fondo monetario (0,5%, 1,1%) e dell’Ocse (0,6%, 1,3%).

Bruxelles mette anche in luce come l’impatto del ‘qe’ Bce sia in generale positivo per i paesi che versavano in condizioni creditizie più sfavorevoli – come l’Italia – ma come “in alcuni Paesi membri, ‘buffer’ di capitale relativamente modesti e elevato livello delle sofferenze bancarie possono ridurre gli effetti positivi delle misure espansive Bce”. Molto interessante infine osservare la dinamica prevista per il costo della vita, che si trova peraltro in parallelo a quello pensato per la zona euro. La stima sulla media di inflazione è pari a 0,2% nel 2015 (0,6% la previsione di febbraio, 0,1% l’attuale per la zona euro) ma balza a 1,8% il prossimo, tre decimi oltre le attese di febbraio, tenendo conto di un aumento nei prezzi delle importazioni – energia in testa – e della stretta sull’Iva prevista dalla clausola di salvaguardia per i conti 2016.

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