Il Presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha detto chiaramente che per gli alberghi italiani il 2014 è stato un anno da dimenticare. Durante un incontro a Rimini, il Presidente ha parlato senza mezzi termini della situazione del turismo italiano e ha dichiarato: “Un risultato fortemente al di sotto delle aspettative quello registrato nei primi 9 mesi del 2014 nel comparto alberghiero”. Le presenze sono in fase di stallo, a ciò si aggiunge il calo dei prezzi degli hotel che fa prevedere una ulteriore chiusura dei conti in rosso.
La situazione è stata ben chiara nei primi nove mesi dell’anno, durante i quali i numeri relativi hanno preannunciato un anno fiacco e molto difficile per il settore turistico: i dati elaborati dal Centro Studi sono stati rilevati da Federalberghi e presentati durante la kermesse organizzata da TTG Incontri/Sia Guest, l’appuntamento internazionale del settore turistico che si tiene ogni anno alla Fiera di Rimini.
L’unico periodo in cui è stata rilevata una performance positiva tra i turisti stranieri negli alberghi italiani è stato il mese di settembre, che ha visto un aumento del 2% delle presenze rispetto all’anno precedente, al contrario invece la domanda interna che ha fatto registrare un ulteriore calo dello 0,9%. I dati confermano però che nei quattro mesi estivi si è registrata una situazione invariata che ha visto un calo dello 0,6% tra gli italiani e un aumento dello 0,9% tra gli stranieri. E’ dunque facile prevede che anche sul terzo trimestre si verifichino le rilevazioni già fatte dall’Istat nella prima parte del 2014.
Il perdurare della stessa situazione per quanto riguarda le presenze e il calo dei prezzi degli hotel certificato dall’Istat, fa già prevedere i dati di un totale di fatturato degli alberghi ancora ben al di sotto dei livelli del 2008.
Bocca spera che si dia il via ad una serie di investimenti per agevolare il rilascio dei visti turistici, anche per via telematica, in modo che gli alberghi possano offrire ai clienti servizi accessori, si provveda inoltre a facilitare il cambio di destinazione d’uso degli immobili e altre migliorie che diano impulso alle strutture. Secondo Bocca, il decreto Sblocca Italia potrebbe essere la soluzione per realizzare alcune di queste semplificazioni.