Non solo i soldi tenuti sui normali conti correnti bancari non rendono praticamente più nulla (siamo arrivati anche allo 0,1% lordo!) ma nel corso dell’ultimo anno i costi per i servizi bancari, anche quelli on line (i quali restano comunque i più economici), sono cresciuti in maniera davvero considerevole. Mediamente l’aumento è stato del 20%, con punte fino al 40% per alcuni grandi istituti bancari.
Stando a quanto riportato da Sostariffe.it infatti, dal 2013 ad oggi si registra un aumento medio di circa 36 euro. Questi incrementi sono concentrati specialmente negli ultimi mesi del 2017 e sono destinati a continuare anche quest’anno secondo le associazioni dei consumatori. Il Codacons prevede infatti un ulteriore rincaro medio di 18 euro l’anno a famiglia.
Conti correnti misti nel mirino
Ad essere rincarati più di tutti sono i conti correnti ad operatività mista, ovvero sia on line che in filiale, i quali salgono salgono anche del 52,8% e che dunque vogliono essere disincentivati dalle banche. Ad ogni modo, a pagare di più in termini assoluti (quasi 173 euro l’anno) sono ancora le famiglie che restano ancorate ai conti tradizionali, gestiti interamente attraverso lo sportello bancario.
Le banche on line hanno invece diminuito o eliminato molti costi di canone, movimenti, bonifici e prelievi allo sportello, costo degli assegni e del canone annuo della carta di credito (12,22 euro di media) aumentando però i costi del versamento di contanti e assegni, dei bonifici on line, delle domiciliazioni bancarie e dei prelievi attraverso gli sportelli di altre banche e nella zona UE.
Se si prendono in considerazione solo i conti tradizionali, mediamente le persone single in quattro anni hanno avuto aumenti compresi tra il 23,5 ed il 33%, le coppie tra il 30 ed il 52,8%, e le famiglie tra il 28 ed il 45,5%. In termini assoluti, il costo annuo di tenuta del conto corrente bancario è aumentato da un minimo di 13 ad un massimo di 43 euro annuali.