Spese detraibili solo con pagamenti tracciabili: ecco le nuove regole dal 2020

Dal 1° gennaio 2020 per avere lo sconto fiscale nella dichiarazione dei redditi è obbligatorio tracciare i pagamenti delle spese detraibili. L'utilizzo del contante consentito solo per alcune spese sanitarie.

Spese detraibili solo con pagamenti tracciabili: ecco le nuove regole dal 2020

Con l’inizio del nuovo anno i contribuenti italiani dovranno adeguarsi a nuove regole, se vorranno usufruire dello sconto fiscale per le spese detraibili da sostenere nel 2020. Infatti la Legge n. 160 del 27 dicembre 2019, cosiddetta Legge di bilancio 2020, ha stabilito che le detrazioni saranno possibili solo se il pagamento della spesa sarà tracciabile.

Niente contanti quindi ma obbligatorio utilizzare bancomat, carte di credito e prepagate, assegni, versamenti postali e bonifici. Una complicazione per i contribuenti italiani, ma soprattutto il rischio che, per scarsa conoscenza delle nuove regole, si possa perdere la possibilità di usufruire dello sconto fiscale del 19%, di quelle spese che puntualmente vanno indicate nella dichiarazione dei redditi.

Queste nuove regole non riguardano però tutte le spese, poiché si potrà continuare a pagare in contanti l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, le prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale. Non sarà possibile pagare in contanti, se si vuole usufruire della detrazione fiscale, le spese per visite specialistiche effettuate presso studi medici privati (dentista, oculista, ecc.).

L’effetto di queste novità sarà visibile nel 2021, quando si presenterà la dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2020, ma è bene ricordare che, nel concreto, le nuove regole sono già in vigore dal 1° gennaio, e pertanto, onde evitare sorprese nel prossimo anno, occorre già procedere al pagamento con sistemi tracciabili di tutte quelle spese che vorremmo portare in detrazione sul 730.

Rientrano tra le spese detraibili, che vanno pagate con strumenti tracciabili, le spese per attività sportive di ragazzi tra i 5 e i 18 anni, gli abbonamenti ai mezzi pubblici, le prestazioni veterinarie, le spese funebri, gli affitti degli universitari, le spese scolastiche (tasse, gite, contributi volontari), le rette degli asili nido, le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni, gli interessi delle rate del mutuo e le spese per intermediazione immobiliare.

Nell’attesa che l’Agenzia delle Entrate emani delle circolari, per disciplinare quali sono i documenti da conservare per poter usufruire dello sconto nella dichiarazione dei redditi, è bene che oltre allo scontrino fiscale, ricevuta o fattura, il contribuente conservi il documento che attesti l’avvenuto pagamento con sistema tracciabile (ricevuta pagamento POS, estratto conto, fotocopia assegno, bollettino versamento postale, ricevuta del bonifico).

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