Simon Wren-Lewis: Euro? Inghilterra fece ottima scelta

Un economista di Oxford ci spiega perché l'Inghilterra ha fatto bene a non entrare nell'Euro.

Simon Wren-Lewis: Euro? Inghilterra fece ottima scelta

Un economista di Oxford ci spiega perché l’Inghilterra ha fatto bene a non entrare nell’Euro.

In un articolo apparso su Mainly Macro e meritoriamente tradotto per il pubblico italiano da Voci dall’Estero, Simon Wren-Lewis, professore di economia all’università di Oxford, ci parla di Euro, Inghilterra e teoria economica.

A quanto pare, la storica decisione dell’Inghilterra del 2003 di non adottare l’Euro si è rivelata una scelta giusta, in linea con i suggerimenti della teoria economica.

Innanzi tutto il Regno Unito decise di non essere tra gli Stati fondatori dell’Eurozona, ma l’eventualità di unirsi entro breve tempo era stata presa in seria considerazione.

Il Cancelliere Gordon Brown annunciò che ci sarebbero stati cinque test da superare per poter entrare, e il Ministero del Tesoro ha trascorso un paio di anni facendo ricerche approfondite su questi cinque test. Alla fine ha pubblicato 18 ricerche che il mondo politico ha soppesato attentamente.
La maggior parte della gente oggi concorda che la decisione del 2003 è stata quella giusta (solo uno dei cinque test fu passato). Le analisi contenevano degli elementi che sarebbero poi venuti alla ribalta nella crisi dell’Eurozona, anche se non tutto era stato previsto.
Per Wren-Lewis comunque il punto fondamentale è questo. La decisione è stata presa sulla base delle migliori analisi che i macroeconomisti del tempo sono stati capaci di fornire. Ed è una vergogna che questo modo di prendere le decisioni economiche oggi appaia come l’eccezione anziché la regola.
Ora sappiamo che l’adozione dell’Euro avrebbe dovuto essere soppesata allo stesso modo, come si fece in Inghilterra, da tutti gli stati che con acritico entusiasmo si sono agganciati alla morsa della moneta unica.

 

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