Silvio Berlusconi: "Questa volta torniamo davvero alla lira"

Lira ed euro possono circolare contemporaneamente. Lo speranzoso progetto della doppia moneta, proposto dal determinatissino ex premier 80enne Silvio Berlusconi, non dispiace ai partiti di centro-destra. Ecco in che cosa consiste la sua riforma monetaria.

Silvio Berlusconi: "Questa volta torniamo davvero alla lira"

Non è la prima volta che il temerario 80enne Silvio Berlusconi tiri in ballo l’allettante idea del ritorno alla lira, estremamente bramata da tutti gli anziani italiani. Il suo recente programma politico rievoca le deludenti promesse (meno tasse per tutti) e la social card dell’era berlusconiana.

È oltremodo noto che – per andare oltre i disastri causati dell’euro – da diversi anni Silvio Berlusconi riesumi puntualmente l’intenzione di voler introdurre in Italia una seconda moneta. In passato la sua idea aveva confuso gli italiani ed era stata immediatamente bocciata dagli economisti, in quanto definita testualmente ‘una trovata insensata’.

In questi ultimi giorni il Cavaliere ha rispolverato la suddetta vecchia promessa politica, oramai trita e ritrita: il glorioso ritorno alla lira, mantenendo l’attuale euro e affiancandolo alla cara e storica moneta italiana. Berlusconi vorrebbe, in poche parole, reintrodurre la lira per un uso interno. Una sorta di lira rivisitata e modificata che sarebbe destinata fondamentalmente alle spese dei cittadini italiani.

L’ex premier ha espressamente dichiarato: “In questa maniera otterremmo in parte la riconquista della sovranità monetaria italiana”. Per l’inossidabile imprenditore italiano è plausibile far circolare due monete, una a livello nazionale per le compravendite domestiche ed una per le transazioni intercontinentali.

Attualmente la sua riforma monetaria resta solo un mero progetto ipotetico, nonché un programma da rivedere nei dettagli e mettere per bene a punto. A giudicare dal punto di vista dei partiti di centro-sinistra, la proposta berlusconiana della doppia moneta sembrerebbe l’ennesima illusione e non sarebbe all’altezza dei seri problemi che l’Italia sta attraversando in questa particolare crisi economica del 2017.

Silvio Berlusconi, invece, tramite il quotidiano Libero ha fatto sapere che la sua idea è più che compatibile con le norme dei trattati europei. Assicura che già a settembre 2017 Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Lega si riuniranno per mettere nero su bianco il progetto.

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