Scatta l’aumento Iva, da oggi si passa al 22%

Secondo i calcoli del Codacons l’aumento dell’Iva costerà alle famiglie 349 euro, su base annua e causerà una riduzione dei consumi pari al 3%.

Scatta l’aumento Iva, da oggi si passa al 22%

L’imposta sul valore aggiunto, la famigerata Iva, da oggi si alza di un punto, passando dal 21% al 22%. Si tratta del secondo rialzo di un punto nel giro di due anni, che comporterà un rincaro dei prezzi di molti prodotti.

Il ritocco dei prezzi riguarderà dalle scarpe agli elettrodomestici, dai cosmetici alla parcella degli avvocati, dalle auto ai detersivi, dal vino al caffè, dai televisori ai computer.  Si salvano invece la maggior parte degli alimentari (i beni di prima necessità come pane, carne, pesce e latte non sono soggetti all’aumento) anche se, con il rincaro dei carburanti del +1,5 centesimi, si rischia comunque un aumento dei prezzi.

Secondo le associazioni dei consumatori, le ricadute per le famiglie andranno dai 207 ai 349 euro l’anno, come afferma il Codacons, che ha stimato un calo dei consumi del 3 per cento su base annua. “L’incremento – avverte l’associazione – produrrà una vera e propria ecatombe nel settore del commercio, con ricadute enormi sul fronte occupazionale e sullo stato economico del nostro paese”.

“A subire l’aggravio più pesante – commenta invece Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre – saranno gli acquisti dei prodotti Made in Italy, che costituiscono l’asse portante del nostro manifatturiero”.

I liberi professionisti potranno decidere di rivedere il proprio listino, così come le grandi case produttrici potrebbero ritoccare i prezzi delle automobili, dei computer o delle tv. I regali saranno più costosi, a partire dal classico mazzo di fiori e passando per il più impegnativo gioiello.

Insomma, la crisi di governo porta effetti tangibili su uno dei Paesi con le tassazioni indirette più alte dell’Unione Europea.

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