Sacchetti per frutta e verdura: potremo portarceli da casa

Arrivato il verdetto del Consiglio di Stato: non vi sarà più l'obbligo di acquistare in negozio i sacchetti biodegradabili per frutta e verdura, ma potremo portarceli da casa.

Sacchetti per frutta e verdura: potremo portarceli da casa

Alla richiesta del Ministro della Salute, circa la possibilità per i clienti di portarsi i sacchetti biodegradabili per frutta e verdura da casa invece di acquistarli in negozio, il Consiglio di Stato ha dato parere positivo. In questo modo i consumatori di fatto non sono più obbligati a pagare i famosi 2 cent a sacchetto (che hanno fatto scoppiare la polemica durata diversi mesi), a patto, ovviamente, che vengano rispettate le norme a tutela dell’igiene degli alimenti.

Pubblicato il 29 marzo scorso, il parere del Consiglio consente ai clienti di “utilizzare nei soli reparti di vendita a libero servizio (frutta e verdura) sacchetti monouso nuovi dagli stessi acquistati al di fuori degli esercizi commerciali“. I negozianti non potranno, quindi, obbligare i consumatori ad acquistare i sacchetti presenti nel proprio punto vendita qualora questi abbiano già provveduto a portarseli da casa, ma dovranno controllare ed accertarsi che questi siano conformi alla normativa relativa ad ogni tipologia di merce.

Ma c’è anche di più: i consumatori, infatti, potranno anche scegliere di utilizzare contenitori alternativi che non siano i soliti sacchetti biodegradibili, purché, ovviamente, idonei a contenere gli alimenti. Se la legge è stata creata per disincentivare l’utilizzo di materiali plastici, infatti, ogni altro materiale può essere considerato, tant’è che non bisogna neppure escludere che per alcune specifiche tipologie di prodotto potrebbe non essere necessario l’utilizzo di alcun contenitore.

Nel dare parere positivo alla richiesta del ministro della Salute, il Consiglio di Stato ha, di fatto, seguito il principio della logica di mercato: i sacchetti compostabili hanno, infatti, un proprio valore economico ed è pertanto indispensabile dare ai consumatori la possibilità di acquistarli da qualsiasi altra parte essi preferiscano.

In questo modo i giudici hanno trovato il modo per coniugare le esigenze dei clienti con la necessità di tutelare la sicurezza e l’igiene degli alimenti. Chissà se questo servirà ad alleggerire, almeno in parte, il malcontento dei consumatori!

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