Rivoluzione 2026 nelle bollette di luce e gas

Dal 2026 cambierà il modo di scegliere e pagare luce e gas, con passaggi rapidi tra fornitori e bollette finalmente più semplici da leggere e confrontare.

Rivoluzione 2026 nelle bollette di luce e gas

Dal 2026 il mercato dell’energia in Italia vivrà una trasformazione senza precedenti. I consumatori potranno cambiare fornitore di luce e gas in sole 24 ore e, nello stesso tempo, riceveranno bollette molto più chiare e facili da confrontare. Tra nuove regole europee e interventi di ARERA, il settore si prepara a diventare più trasparente, competitivo e vicino alle esigenze degli utenti.

Una vera svolta è prevista nel mercato dell’energia in Italia a partire dal 2026. Grazie a una direttiva europea, sarà possibile cambiare fornitore di luce e gas in appena 24 ore, un cambiamento che promette di rivoluzionare un settore tradizionalmente lento e complesso. Questa novità, in linea con quanto già accade nel mercato della telefonia, renderà molto più semplice e rapido per i consumatori trovare offerte migliori, stimolando la concorrenza tra gli operatori.

Il tutto prende spunto dalla direttiva europea 2019/944, che è stata recepita dall’Italia tramite un decreto legislativo. Ora si attende la delibera di Arera, l’autorità di regolazione del settore energetico, che dovrà definire e mettere in pratica le modifiche tecniche e normative. La vera innovazione riguarda il tempo: mentre oggi il passaggio tra fornitori può richiedere fino a due mesi, con la nuova normativa la procedura tecnica sarà completata in un solo giorno.

Dal punto di vista commerciale, però, il cambio effettivo avverrà entro un massimo di tre settimane, un lasso di tempo comunque molto più breve rispetto a quello attuale. Questa riforma si applicherà sia ai clienti domestici sia alle piccole imprese, e ha l’obiettivo dichiarato di spingere i consumatori a valutare più attentamente le offerte sul mercato, aumentando la mobilità e quindi la concorrenza.

Il paragone con la telefonia è calzante: in quel settore, la possibilità di cambiare operatore in pochi giorni ha portato a un significativo aumento dei clienti che scelgono di cambiare gestore, passando dal 14% nel 2011 al 35% nel 2013. Per quanto riguarda la tutela dei consumatori, non cambierà la possibilità di ripensarci entro 14 giorni, come previsto dal Codice del consumo. Questo periodo di ripensamento continuerà a offrire un’ulteriore garanzia contro possibili abusi o truffe. Tuttavia, non tutti vedono questa rivoluzione con entusiasmo.

I gestori esprimono preoccupazioni legate al rischio di un cosiddetto “turismo energetico”, ovvero clienti che potrebbero cambiare operatore con frequenza e in modo opportunistico, ad esempio per evitare morosità. Per contrastare questo fenomeno, alcune aziende hanno proposto di limitare il numero di cambi possibili in un anno o di richiedere cauzioni a chi desidera effettuare lo switching rapido. Rimane dunque aperto il dibattito su come bilanciare efficienza e tutela del sistema.

Sul fronte dei prezzi, è plausibile aspettarsi un aumento della vigilanza da parte dei consumatori, che potranno più facilmente passare a offerte più convenienti. Questo potrebbe spingere i fornitori a essere più competitivi e trasparenti, migliorando la comunicazione e l’attenzione verso i clienti per fidelizzarli.

Nello specifico, la nuova struttura semplificherà le voci di costo, limitandole a due elementi principali: una quota fissa annuale e una quota variabile legata ai consumi effettivi, facilitando così il confronto tra le offerte di diversi fornitori. Per l’energia elettrica, i costi saranno espressi in €/POD/anno e €/kWh, mentre per il gas in €/PdR/anno e €/Smc, con la possibilità per i venditori di modulare tali corrispettivi in base a caratteristiche come la potenza impegnata, fasce orarie o residenza anagrafica. Anche le offerte onnicomprensive e quelle a canone verranno riorganizzate secondo questo schema, con l’obbligo di indicare chiaramente eventuali conguagli sui consumi extra soglia. Un’altra novità sarà la presentazione in formato tabellare delle condizioni economiche, con una sezione dedicata a sconti e bonus, corredata dalle modalità di accesso. Inoltre, in caso di modifiche unilaterali del contratto, il cliente dovrà ricevere un avviso tempestivo via sms, email o app. Gli obblighi entreranno in vigore per tutte le offerte attive al 1° aprile 2026, mentre per i contratti già in essere il cambiamento avverrà al primo rinnovo o modifica, e comunque non oltre il 1° gennaio 2027. Infine, tutti i fornitori saranno tenuti a pubblicare sul proprio sito tutte le offerte valide, garantendo così un mercato più competitivo e trasparente.

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