Rincaro graduale delle sigarette e del tabacco nella legge di bilancio 2026: cosa cambia per fumatori e prodotti alternativi

La legge di bilancio 2026 introduce aumenti graduali per sigarette, tabacco trinciato e prodotti da svapo, con incrementi contenuti per non pesare troppo sui consumatori ma assicurando maggiori entrate fiscali nel triennio 2026-2028.

Rincaro graduale delle sigarette e del tabacco nella legge di bilancio 2026: cosa cambia per fumatori e prodotti alternativi

La legge di bilancio 2026 introduce un aumento graduale del prezzo delle sigarette, confermando quanto anticipato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: un rincaropoco poco” che si svilupperà nel triennio 2026-2028, senza gravare eccessivamente sulle tasche dei fumatori. In termini concreti, l’accisa sulle sigarette passerà dagli attuali 29,50 euro ogni mille sigarette a 32 euro nel 2026, pari a circa cinque centesimi in più per pacchetto da venti. Nel 2027 l’accisa salirà a 35,50 euro (7 centesimi in più a pacchetto) e nel 2028 a 38,50 euro, con ulteriori sei centesimi a pacchetto, per un incremento complessivo di circa 18 centesimi in tre anni.

Va precisato che i prezzi finali potranno subire ulteriori variazioni a seconda delle strategie commerciali di produttori e rivenditori. Oltre alle sigarette tradizionali, la manovra interessa anche tabacco trinciato e sigaretti, con aumenti più marcati. L’accisa sui sigaretti passerà da 37 a 47 euro al chilo nel 2026, con incrementi successivi di 2 euro nel 2027 e altri 2 nel 2028. Per il tabacco trinciato, il rialzo sarà da 148,50 a 161,50 euro al chilo nel 2026, poi a 165,50 nel 2027 e a 169,50 nel 2028.

In termini pratici, un pacchetto da 30 grammi costerà circa 40 centesimi in più già dal 2026, mentre un pacchetto da 50 grammi subirà un incremento di circa 65 centesimi, con piccoli aumenti nei due anni successivi. L’approccio graduale mira a ridurre l’impatto immediato sui consumatori, pur rendendo l’acquisto del tabacco sfuso più oneroso nel lungo periodo.

Anche i prodotti alternativi al fumo tradizionale subiranno rincari, seppur più contenuti. Le sigarette elettroniche e i tabacchi da inalazione senza combustione (come Iqos) vedranno un aumento delle imposte dal 39,5% al 40,5% nel 2026, poi al 41% nel 2027 e al 42% nel 2028. Una crescita più graduale che consente al mercato in espansione di adattarsi senza shock fiscali immediati, offrendo tempo sia ai produttori sia ai consumatori. La legge di bilancio tocca anche i liquidi per sigarette elettroniche, con e senza nicotina.

Per i prodotti con nicotina l’imposta passerà dal 16% al 18% nel 2026, al 20% nel 2027 e al 22% nel 2028. Per quelli senza nicotina, la tassazione salirà dal 13% al 15% nel 2026 e al 17% nel 2027. Questo aumento progressivo conferma la tendenza a uniformare la tassazione dei prodotti da svapo a quella delle sigarette tradizionali, pur rispettando le peculiarità di un settore in forte crescita. 

Continua a leggere su Fidelity News