Sono state riviste le proprie prospettive sul comparto bancario italiano in vista delle trimestrali attese nei prossimi giorni quando saranno rese note l’8 maggio da Mps, l’11 da Intesa, il 12 da Unicredit e il 13 da Ubi Banca.
Questo fa attendere dalla banca elvetica un impatto sul margine netto di interesso dal calo dell’Euribor, dai minori introiti derivanti dai molti titooli del debito sovrano per via della famosa compressione dei tassi. In questo caso Ubi sarebbe più esposta a causa di diverse scadenze nel quarto trimestre. Infine un altro fattore su cui potrebbero esserci dei dati interessanti per Credit Suisse è la debolezza della situazione del credito.
Positive dovrebbero anche essere, invece, le performance degli introiti non collegati agli interessi con una crescita delle commissioni, e anche dei proventi del trading che si avvantaggiano anche della cessione di bond sovrani.
Dovrebbe gradualmente diminuire la crescita dei crediti deteriorati (anche se estrapolazioni in tal senso si rivelano complicate) e Credit Suisse ribadisce il proprio appoggio alle esposizioni sul mercato italiano grazie al miglioramento del quadro macro e alle riforme in corso. Gli analisti pongono un outperform su Intesa Sanpaolo con prezzo obiettivo a 3 euro confermano un consiglio di acquisto, ancora outpeform, ossia “farà meglio del mercato”, per Ubi con prezzo obiettivo 7 euro. Su Mps Credit Suisse assume una posizione neutrale (prezzo obiettivo a 0,4 euro) come su Unicredit ,neutral, con target price a 5,5 euro. In attesa di questo riesame si tengono d’occhio tutte le quote che vengono fornite dalle banche.