Renzi, finale stasera per la legge elettorale

Sembra ormai destinata a stasera l'approvazione dell'Italicum da parte della Camera. Nonostante molte critiche e grandi assenti tra tutte le fila politiche più famose, il disegno di legge sembra essere in arrivo definitivo per la gioia del premier Renzi.

Renzi, finale stasera per la legge elettorale

ROMA. E’ attesa per la serata alla Camera l’approvazione, con il probabilissimo voto segreto, della nuova legge elettorale. L’italicum infatti, sulla quale il governo ha già ottenuto tre fiducie la scorsa settimana nonostante i dissensi da una parte del Pd e di tutta l’opposizione, sta per vedere la sua finale approvazione. E proprio il presidente Renzi che ha dichiarato le seguenti parole: “Stasera, credo e spero sarà approvato. Sarà chiaro chi vince, saranno gli elettori a decidere quale sarà il partito che finalmente vince e non ci saranno più accordi”.

Questo è stato dichiarato alla Borsa di Milano stamattina, andando a difendendo una riforma che nelle intenzioni dovrebbe garantire governi nettamente più stabili. In aula alla Camera, assenti i deputati di Forza Italia, sono in corso le votazioni sugli ordini del giorno, mentre il voto finale dovrebbe avvenire entro le ore 20. Il capogruppo di Fi, Renato Brunetta, ha annunciato, al termine di una riunione con i suoi deputati, che “le opposizioni non partecipano al voto. Il governo si approva una riforma elettorale senza partecipazione alcuna da parte del resto del Parlamento”.

Anche Lega Nord e Fdi hanno confermato la loro assenza in aula al momento del voto sull’intero provvedimento, seguiti da M5s. Questo avviene comunque dopo che Fi e Lega Nord hanno detto di aver fatto richiesta del voto segreto, in modo da indurre il maggior numero di deputati dissenzienti del Pd a votare no. Nei tre voti di fiducia della scorsa settimana ben 38 deputati della minoranza del Pd avevano disertato lo scrutinio, in polemica con Renzi, e con il voto segreto potrebbero salire a quasi 50, come ha detto una fonte del partito. Anche se questo fosse, non si potrebbe impedire l’approvazione del disegno di Legge e quello che ha voluto ribadire il premier è che il suo governo deve fare riforme e le farà.

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