Reddito e pensioni di cittadinanza: per il M5S le ‘domande non si cancellano’

Nonostante l’arrivo della crisi di governo dal Movimento 5 Stelle si torna a sottolineare l’importanza dei provvedimenti di welfare approvati, facendo esplicito riferimento al reddito e alle pensioni di cittadinanza.

Reddito e pensioni di cittadinanza: per il M5S le ‘domande non si cancellano’

Dal Movimento 5 Stelle si torna a ribadire l’importanza dei provvedimenti di welfare e tutela approvati durante gli scorsi mesi, nonostante l’arrivo della crisi di governo e la sempre più probabile fine dell’esperienza congiunta con la Lega. A fare il punto della situazione è in particolare il presidente della commissione affari costituzionali della Camera, che ha evidenziato i dati aggiornati sulla misura tramite il proprio account Twitter.

Secondo il parlamentare pentastellato Giuseppe Brescia, “nessuno potrà cancellare le 900 mila domande di reddito di cittadinanza e di pensione di cittadinanza accolte in questi mesi”. Ed anzi, l’esponente del movimento sottolinea che “questa è la cartina della nostra Italia” visto che “in ogni comune dietro ogni numero trovate speranza e voglia di dignità. Grazie Giuseppe Conte”.

Il reddito e le pensioni di cittadinanza: le misure chiave del movimento 5 stelle

L’intervento sul welfare del Movimento 5 Stelle si è concretizzato proprio attraverso l’avvio del reddito e della pensione di cittadinanza. Nel primo caso, viene garantito un reddito fino a 780 euro al mese a persona, purché si possieda un ISEE inferiore a 9.360 euro ed un patrimonio immobiliare diverso dalla prima casa di abitazione non superiore a 30 mila euro (oltre ad un patrimonio finanziario non superiore a 6 mila euro).

Il sottoscrittore dovrà inoltre impegnarsi a svolgere i corsi di formazione volti alla riqualificazione professionale della persona ed al reinserimento nel mondo del lavoro. Quest’ultima evenienza non è però prevista per la pensione di cittadinanza, che garantisce l’integrazione al reddito una volta raggiunti i 67 anni di età. Non a caso, il presidente della commissione Affari Costituzionali sottolinea come entrambi i provvedimenti (il reddito e la pensione di cittadinanza) abbiano raggiunto nei primi mesi dell’anno quasi un milione di domande.

Secondo gli ultimi dati indicati da Giuseppe Brescia, i primi tre comuni di riferimento per le richieste di accesso al nuovo provvedimento di welfare sono Napoli (con 36.399 pratiche), Roma (con 32.905 domande di accesso) e infine Palermo (con 26.114 domande). Per quanto riguarda invece l’importo medio erogato a livello nazionale, il reddito di cittadinanza si attesta attorno alle 525,65 euro, mentre i dati complessivi sui nuclei familiari coinvolti nell’iniziativa parlano di 800 mila famiglie (con un’estensione indiretta del provvedimento a più di 2 milioni di persone).

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