Reddito di inclusione 2018: a chi spetta e come richiederlo. Gentiloni: “Aiutiamo i più deboli”

Dal 1 dicembre 2017 è possibile richiedere il Reddito di Inclusione 2018. Vediamo, insieme, in cosa consiste, a chi spetta e come richiedere questo sussidio che intende contrastare la povertà e l'esclusione sociale

Reddito di inclusione 2018: a chi spetta e come richiederlo. Gentiloni: “Aiutiamo i più deboli”

Da oggi 1 dicembre 2017 è possibile richiedere il reddito di inclusione 2018. Oggi è, infatti, il primo giorno utile per poter presentare la domanda del REI. Nei giorni scorsi l’Inps aveva pubblicato una circolare che chiariva i requisiti necessari per accedere a questo sussidio e le modalità per richiederlo.

“Da oggi in vigore il reddito di inclusione. Un primo passo importante. Contrasto alla povertà e incentivo all’inclusione sociale su tutto il territorio nazionale. La crescita economica aiuta i più deboli” sono queste le parole del premier Paolo Gentiloni con le quali sottolinea l’impegno dello Stato e l’attenzione riservata alle fasce più deboli. Ne è un’altra dimostrazione il Bonus Luce e gas 2018.

Vediamo dunque a chi spetta il reddito di inclusione 2018 e come richiedere questo beneficio che di fatto sostituisce  il Sia (sostegno per l’inclusione attiva) e l’Asdi (l’assegno sociale di disoccupazione).

Cos’è il Reddito di Inclusione 2018

Si tratta di una misura che intende contrastare la povertà e la conseguente esclusione sociale e che consiste in un beneficio economico erogato dall’INPS su una carta rilasciata da Poste Italiane e che verrà ricaricata mensile dell’importo spettante.

Il REI, inoltre, è compatibile con altre attività lavorative pur rispettando i requisiti economici esposti in seguito. Non è invece compatibile con il contributo previsto dalla NASPI o con altri ammortizzatori sociali previsti per la disoccupazione involontaria.

Il sussidio previsto dal REI prevede un contributo di € 187,5 nel caso in cui a richiederlo sia una persona sola, 294,50 € per nuclei di 2 persone, 382,50 € per nuclei di 3 persone, 461,25 € per nuclei di 4 persone fino a € 485,41 per nuclei di cinque o più persone.

Il beneficio viene corrisposto per 12 mensilità al termine delle quali bisogna attendere almeno sei mesi prima di poterlo richiedere nuovamente per altri 12 mesi.

L’importo viene versato mensilmente sulla cosiddetta Carta Rei, una sorta di carta di pagamento elettronica prepagata che potrà essere utilizzata anche per prelevare contanti fino a metà del suo importo. Si tratta di una grande novità dal momento che fino ad ora sussidi di questo tipo erano vincolati all’acquisto di prodotti in farmacia, nei supermercati o per pagare bollette negli uffici postali.

Come richiederlo

La richiesta va presentata al proprio Comune o presso gli sportelli abilitati nel proprio territorio di competenza utilizzando il modello denominato “Modulo di domanda di Reddito di inclusione”. Sarà poi il Comune ad inviare all’Inps le informazioni raccolte entro 15 giorni. Sarà poi cura dell’Inps a riconoscere il diritto al richiedente.

A chi spetta: requisiti per ottenere il REI

Il reddito di inclusione può essere richiesto dai nuclei familiari il cui ISEE non superi i € 6000 ed il cui patrimonio immobiliare, ad esclusione della casa di abitazione, non superi i € 20.000.

Si tratta di un sussidio previsto per i soli cittadini comunitari o extracomunitari che abbiano un permesso di lungo soggiorno e che abbiano una residenza continuativa in Italia da almeno due anni nel momento in cui si presenta la domanda.

Verrà data priorità ai nuclei familiari che abbiano almeno un minore a carico o una donna in gravidanza oppure ancora disabili o persone disoccupate che abbiano più di 55 anni.

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