Reddito di emergenza, la segnalazione Inps: indispensabile la DSU valida, domande entro il 30/06

Con la circolare numero 69 del 2020 l’ente pubblico di previdenza sottolinea l’importanza della documentazione valida a supporto delle domande di accesso al Reddito di emergenza.

Reddito di emergenza, la segnalazione Inps: indispensabile la DSU valida, domande entro il 30/06

Il Reddito di emergenza torna al centro del dibattito pubblico dopo una nuova segnalazione dell’Inps in merito alle pratiche pervenute negli scorsi giorni presso l’istituto. Secondo quanto evidenziato all’interno della circolare numero 69 dello scorso 3 giugno 2020, molte richieste inoltrate dai potenziali beneficiari presentano una documentazione incompleta.

In tale evenienza, l’ente pubblico non può quindi procedere all’erogazione del sussidio previsto con il decreto legge n. 34/2020 e finalizzato a offrire un sostegno di welfare in favore dei nuclei familiari che sono stati colpi dalla grave emergenza sanitaria ed economica dovuta al Coronavirus.

La mancanza di una dichiarazione sostituiva valida (DSU) comporta il mancato accoglimento della domanda. In casi come questi, i richiedenti sono quindi costretti a inoltrare una nuova richiesta per l’accesso al Reddito di Emergenza presso l’istituto di previdenza. A tal proposito, è importante ricordare che la scadenza utile è fissata al prossimo 30 giugno 2020, data oltre la quale non sarà più possibile accedere al provvedimento di tutela.

Reddito di emergenza 2020: ecco perché è fondamentale la DSU

Stante la situazione appena evidenziata, è importante accertarsi della presenza di tutta la documentazione utile prima dell’invio della pratica, al fine di non vedersi respingere la richiesta di accesso al Reddito di Emergenza. La domanda può essere inviata direttamente all’Inps tramite il codice PIN dispositivo, oppure un altro sistema di riconoscimento valido (come lo SPID o la CNS). In alternativa, è possibile rivolgersi ai patronati o al proprio intermediario di fiducia.

Il reddito di emergenza è rivolto a tutti i nuclei familiari in possesso dei requisiti economici previsti dal Decreto Rilancio e che non hanno già beneficiato di altri meccanismi di welfare. Così come avviene già per il reddito di cittadinanza, il REM è una prestazione che opera in favore dell’intero nucleo familiare e non del singolo richiedente. Per questo motivo, è indispensabile completare la domanda con la Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini ISEE.

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