La tessera elettronica legata al reddito di cittadinanza è il vero e proprio fulcro del nuovo sussidio di welfare diventato recentemente operativo. Non sorprende quindi che è risultata al centro dell’evento di presentazione tenuto dal Governo dopo l’approvazione del provvedimento nella legge di bilancio 2019. D’altra parte, lo strumento ha visto lavorare assieme i tecnici dell’esecutivo, l’Istituto pubblico di previdenza ed i vertici di Poste Italiane, che si occupano dell’emissione vera e propria della tessera.
Il collegamento tra i diversi attori chiamati a cooperare appare oggi evidente. Per arrivare all’erogazione del reddito di cittadinanza, bisogna infatti partire dall’Inps (che riceve la pratica da parte del cittadino e analizza la presenza dei requisiti richiesti dalla legge). In caso di esito positivo l’Istituto si coordina con Poste Italiane e comunica al richiedente l’orario e l’ubicazione dell’Ufficio Postale dove effettuare il ritiro della card, che risulterà anonima (senza alcun nominativo stampato sulla superficie) al fine di tutelare la privacy dell’utilizzatore.
Come funziona la card del reddito di cittadinanza
Dal punto di vista pratico la tessera elettronica emessa da Poste Italiane funziona come qualsiasi altra carta di pagamento prepagata, con la differenza che il credito viene caricato dallo Stato. L’utilizzo vero e proprio è però regolamentato da alcuni vincoli: i prelievi di contante sono limitati a 100,00 euro al mese, mentre i pagamenti sono possibili per acquistare beni di prima necessità, per pagare le bollette, l’affitto o la rata del mutuo. Escluso invece l’impiego nel gioco d’azzardo o all’estero.
Ai prelievi viene inoltre applicata una commissione di un euro nel caso in cui si utilizzi l’ATM di Poste Italiane, mentre la stessa sale ad 1,75 euro per i circuiti bancari tradizionali. Sempre presso i Postamat è possibile verificare gli accrediti, i movimenti effettuati ed il saldo disponibile.
Il caricamento della cifra corrispondente al sussidio erogato viene effettuato mensilmente, visto che il denaro funge da integrazione al reddito personale o familiare (sulla base della specifica situazione del richiedente). Il credito deve essere speso entro la scadenza mensile relativa alla nuova erogazione, pena una decurtazione del 20% della somma non spesa. La card risulta già caricata del primo mensile al momento del ritiro, mentre il sussidio viene erogato complessivamente per un massimo di 18 mensilità (rinnovabili per altri 18 mesi dopo un mese di stop temporaneo).