Reddito di Cittadinanza, è arrivato il secco NO dal Governo: "Cambia tutto"

Ancora stravolgimenti sul Reddito di Cittadinanza mentre cresce il malcontento di alcune categorie di persone che si sono trovate una riduzione o una revoca del beneficio. Ecco cosa sta accadendo.

Reddito di Cittadinanza, è arrivato il secco NO dal Governo: "Cambia tutto"

La sentenza della Corte Costituzionale n. 152 del 2020 ha previsto un aumento delle pensioni di invalidità. La maggiorazione viene però considerata nel calcolo del reddito familiare, portando i disabili che percepiscono anche il Reddito di Cittadinanza al rischio di una riduzione dell’importo o alla revoca del beneficio.

Ovviamente questa situazione ha portato una forte crescita del malcontento tra i disabili che avevano visto nel Reddito di Cittadinanza la loro ancora di salvezza e sono davvero in tanti a testimoniare cosa sta accadendo.

Cosa sta accadendo 

Tra le tante storie di beneficiari della misura contro la povertà a cui da4 mesi l’accredito mensile viene decurtato o azzerato c’è questa: “Vivo sola, ho solo 50 anni e a causa di una malattia autoimmune degenerativa sono diventata invalida totale in condizione di gravità e inabile al lavoro. Il reddito di cittadinanza è stata la mia salvezza. Ma la legge ha fatto sì che si decurtasse ai disabili che hanno percepito l’aumento della pensione di invalidità: negli ultimi mesi ho preso 40 euro al mese contro i 650 di prima. Non ci pago neanche una seduta dal fisioterapista“.

Nonostante l’approvazione in Parlamento di un ordine del giorno firmato da Paola Nugnes, Virginia La Mura e Matteo Mantero del gruppo Misto,che lo impegnava a intervenire e la petizione della Federazione italiana per il superamento dell’handicap, per il momento il governo Draghi non batte un colpo e la situazione non fa altro che peggiorare perchè molti percettori di reddito con figli minori a carico hanno scoperto che, per vedersi riconoscere la maggiorazione legata al nuovo assegno unico, devono presentare all’Inps un modulo che ancora non esiste. Sulla pagina Facebook ufficiale Inps per la famiglia, che l’istituto ha fatto sapere che in questi casi occorre presentare un nuovo documento, il “Modello RdC-Com/AU“. 

Si tratta di un modulo che consente di fornire informazioni aggiuntive e autocertificare una serie di situazioni, come la presenza nel nucleo famigliare di un figlio maggiorenne under 21 a carico, un errore nella compilazione della Dichiarazione sostitutiva unica (con cui si chiede l’Isee) per quanto riguarda la presenza di figli minori o una separazione per cui nel nucleo non sono più presenti entrambi i genitori. Il problema? “Semplicissimo”! Il modulo ancora non esiste. Chi gestisce loa pagina assicura che sarà online entro maggio. Intanto il tempo passa dato che dall’istituzione dell’assegno sono passati quasi 3 mesi e le cifre sono tutt’altro che indifferenti per le famiglie che ricevono il reddito: quasi 240 euro per una coppia con due minori, 400 euro se i bambini sono tre.

Sono un marito caregiver da 11 anni. Sembra uno scherzo aver aumentato la pensione agli invalidi e togliere quel che è stato aumentato dal RdC”. Questa è un’altra lettera scritta alla senatrice Nugnes, chiedendo un intervento, mentre un’atra persona si sfoga così: “Sono la moglie di un ragazzo invalido al 100%. Mi hanno caricato solo 40 euro. La pensione d’invalidità ci serve per pagare le bollette e le medicine e adesso che tutto è aumentato non possiamo neanche fare la spesa“. 

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