Il reddito di cittadinanza verrà pagato in via ordinaria nel mese di febbraio, ma solo in favore di coloro che hanno effettuato l’aggiornamento della propria documentazione. La premessa è opportuna perché, come vedremo, gennaio rappresenta uno spartiacque in relazione agli obblighi di aggiornamento ISEE. Fatto salvo questa eventualità, la data di pagamento ordinaria per chi ha già il sussidio in corso è fissata a partire dal prossimo 27/02.
La ricarica arriverà invece in anticipo per tutti i beneficiari che hanno inoltrato la propria domanda durante lo scorso mese. In questo caso, a partire dal 15 febbraio si potrà ritirare la propria card di cittadinanza presso l’Ufficio postale più vicino. Al riguardo è importante anche notare che la tessera conterrà già al proprio interno la prima ricarica utile.
Reddito di cittadinanza e rischio sospensione: le regole da conoscere
Stante la situazione appena evidenziata, vi sono alcuni casi specifici da tenere in considerazione. Il primo riguarda la sospensione di un mese che prende forma dopo i primi 18 mesi di percezione del reddito di cittadinanza. I nuclei familiari che si trovano in questa situazione non percepiranno l’assegno di febbraio, ma potranno richiedere l’attivazione del sussidio per ulteriori 18 mesi tramite un’apposita domanda da inviare all’Inps.
Un secondo caso di sospensione riguarda invece tutti coloro che non hanno rispettato la scadenza per l’invio della documentazione entro lo scorso 31 gennaio. In questo scenario, per vedersi riattivare il reddito di cittadinanza sarà indispensabile inviare l’ISEE 2021 all’Inps. La mensilità relativa al RdC viene calcolata sulla base del mese precedente, pertanto il pagamento di gennaio è stato effettuato comunque, essendo collegato al mese di dicembre 2020.
Esclusi i casi appena esposti (e la decadenza per perdita dei requisiti di legge), la ricarica della propria card di cittadinanza avverrà regolarmente a partire dal 27 febbraio. I percettori possono controllare lo stato di gestione della pratica (e la data del pagamento prevista) all’interno della propria area riservata del sito Inps.