Reddito di cittadinanza 2019: oltre 250mila famiglie con invalidi potranno beneficiarne

La bozza del reddito di cittadinanza presente all’interno del decreto legge in discussione presso il Consiglio dei Ministri questo giovedì allargherà le tutele del provvedimento. Ma vi saranno anche nuovi vincoli anti-furbetti.

Reddito di cittadinanza 2019: oltre 250mila famiglie con invalidi potranno beneficiarne

La nuova versione del welfare di cittadinanza garantirà una tutela ad oltre 250mila nuclei familiari con invalidi civili, allargando così l’area di tutela. Il beneficio sarà garantito a patto che sia riscontrata un’invalidità per almeno il 67% e diventerà definitivamente operativa con l’approvazione da parte del Governo del cosiddetto decretone, contente anche le nuove uscite flessibili dal lavoro tramite la quota 100.

Tra le modifiche apportate al provvedimento sarà prevista una conferma sul criterio territoriale: la prima proposta di lavoro dovrà risultare entro 100 km dalla residenza del percettore, mentre dopo un anno la fascia geografica si allargherà a 250 km e dopo 18 mesi si estenderà a tutto il territorio italiano.

Rischio finte separazioni

Ovviamente il legislatore appare particolarmente attento nella verifica dei requisiti e nel controllo delle situazioni ambigue, visto anche che una percezione indebita del sussidio potrebbe andare a discapito di chi invece matura effettivamente i requisiti di legge. Tra i diversi casi spunta ad esempio quello delle finte separazioni o dei divorzi finalizzati esclusivamente ad ottenere il reddito di cittadinanza.

Per questo motivo l’ultima bozza del testo prevede di escludere coloro che pur separandosi o divorziando, continueranno a risiedere all’interno della stessa abitazione. Nel provvedimento si cita però il termine residenza, lasciando aperta la possibilità di spostare la propria residenza in un’abitazione diversa (anche un monolocale in affitto potrebbe risultare sufficiente). Sulla questione si attende quindi di poter visionare quale indicazione sarà inserita all’interno del testo definitivo.

Infine, non meno rilevanti sono le sanzioni per chi dovesse ottenere il sussidio attraverso false dichiarazioni o documentazione mendace. In questo caso, le conseguenze possono infatti andare oltre l’immediata perdita del beneficio ed entrare nel campo del codice penale. Mentre i controlli sulle pratiche si annunciano serrati anche grazie all’incrocio delle diverse banche dati in possesso della pubblica amministrazione.

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