Reddito di cittadinanza 2019, al Sud in tanti evitano di chiederlo

L’analisi del flusso delle domande di accesso al reddito di cittadinanza evidenzia che il provvedimento mostra dati interlocutori: nel Sud Italia due potenziali fruitori su tre evitano di chiedere l’assegno di welfare.

Reddito di cittadinanza 2019, al Sud in tanti evitano di chiederlo

I primi riscontri in merito al reddito di cittadinanza evidenziano un elevato interesse da parte dei cittadini, ma mettono in risalto anche alcuni trend che risultano interlocutori rispetto alle aspettative iniziali. È il caso delle richieste in arrivo dal Sud Italia ed in particolare dall’analisi dei flussi registrati nelle aree dove si concentra al momento il maggior numero di domande, ovvero Sicilia e Campania.

Sono infatti in molti a ritenere che analizzando in profondità i dati, la quota di richieste in arrivo dalle due regioni meridionali non sia poi così elevata. La questione emerge soprattutto se si prende in esame il numero dei potenziali richiedenti; in questo caso si scopre infatti che rispetto ai potenziali fruitori, due terzi degli aventi diritto sceglie di non inoltrare la propria pratica. Si prenda ad esempio come riferimento la città di Napoli, dove su più di 260mila nuclei familiari con i requisiti, le domande presentate nel mese di marzo si fermano a circa 78mila unità (con una percentuale che si attesta attorno al 35% della platea complessiva).

Le possibili motivazioni alla base del fenomeno riguardante le richieste inespresse

Sulla questione appare inevitabile domandarsi cosa freni i potenziali richiedenti dal fruire di un sussidio che dovrebbe rappresentare non solo un sostegno dal punto di vista economico, ma anche uno strumento importante per il reinserimento lavorativo. Ed è su questo punto che le indiscrezioni di stampa parlano di una possibile analisi governativa circa il ruolo disincentivante del lavoro nero, visti i controlli e le verifiche che dovrebbero affrontare i percettori del reddito di cittadinanza.

Anche in Sicilia le domande iniziali risultano al di sotto delle attese. Le stime parlano di oltre 340mila potenziali richiedenti, contro le 128mila richieste pervenute finora. In questo caso la percentuale di adesioni rispetto alla platea potenziale risulta inferiore al 40% (attestandosi al 37%).

Da questo punto di vista, la situazione sembra invece normalizzarsi procedendo verso le regioni centrali e settentrionali del Paese. Così, emerge che in Lombardia le richieste di accesso al reddito di cittadinanza raggiungono quasi il 60% della platea, mentre in Toscana la percentuale sale addirittura al 77%. In Veneto si tocca il 72%, mentre per tornare a percentuali di adesione più morigerate bisogna passare al Piemonte (con il 45% dei potenziali richiedenti) ed al Friuli Venezia Giulia (dove la percentuale si attesta poco al di sopra del 20%).

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