Prezzo choc della benzina, ecco cosa sta succedendo in Italia

La benzina, a causa della crisi umanitaria in corso, è arrivata alle stelle e la situazione è davvero preoccupante per i consumatori italiani. Ecco cosa sta accadendo proprio in queste ore.

Prezzo choc della benzina, ecco cosa sta succedendo in Italia

Le atrocità in corso in Ucraina, la crisi umanitaria ed economica, non smettono di provocare squilibri, a livello mondiale, sulle forniture delle materie prime energetiche, sia per via degli effetti diretti dovuti alle sanzioni e agli embarghi alla Russia, che indirettamente.

È da fine febbraio che il prezzo dei carburanti è arrivato alle stelle e la situazione preoccupa e innesca grosse lamentele da parte dei consumatori, come se non fossero già abbastanza oberati dai forti aumenti in bolletta di luce e gas e da moltissime altre tasse.

Cosa sta accadendo

I dati rivelati dal Ministero della Transizione ecologica, al 6 giugno, quindi aggiornatissimi, sono davvero raccapriccianti. Basti pensare che la benzina in modalità self sfiora ormai i 2 euro a litro, raggiungendo quota 1.940,54. Si tratta di circa 5 centesimi in più (+2,92%) rispetto alla settimana precedente. Il gasolio, sempre al self, si attesta a a 1.851,52 euro al litro, anch’esso aumentato di oltre 3 centesimi (+2,14%).

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, in una nota, non ha saputo trattenere il malcontento di tutti coloro che ogni giorno, per recarsi a lavoro, per raggiungere un ospedale per una visita urgente etc, devono fare i conti con quest’impennata vertiginosa dei prezzi di benzina e gasolio. Ecco le parole di denuncia di Dona:“Un litro di benzina costa oltre 9 centesimi in più . L’aumento del 4,9% è pari a 4 euro e 53 centesimi per un pieno da 50 litri, mentre il gasolio è maggiore di quasi 13 centesimi (esattamente +12,916 centesimi), con un balzo del 7,5%, pari a 6 euro e 46 cent a rifornimento. Rispetto all’inizio dell’anno, la benzina è salita del 12,8%, pari a 11,5 euro per un pieno di 50 litri, 265 euro su base annua, il gasolio è aumentato del 16,8%, 13,31 euro a rifornimento, equivalenti a 319 euro annui”. 

I dati sono stati raccolti da uno studio condotto sulle rilevazioni settimanali rese note dal ministero dello Sviluppo economico. Nonostante il taglio delle accise di 25 centesimi, applicato dal governo a partire dal 22 marzo, la benzina, da 3 settimane, è più cara dei 1,869 euro al litro, registrati il 28 febbraio, ossia del primo aumento avuto alle atrocità in Ucraina del 24 febbraio, sfonda , oggi, 1,9 euro al litro, con un balzo settimanale di ben 5,5 cent al litro, pari a 2 euro e 75 cent per un pieno di 50 litri. Il gasolio segna un salto settimanale di circa 3,9 cent al litro, 1,94 euro a rifornimento. L’influenza di questi aumenti sulle tasche di famiglie e imprese di trasporto è destinato ad essere ancora più forte. E’ per questo che il governo Draghi sta valutando altri interventi a tutela dei consumatori, sempre più gravati da tassazioni, bollette elevatissime e prezzi alle stelle del rifornimento.

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