Prezzi degli affitti: Milano la più cara, 380 euro per una singola

Un'indagine sugli alloggi per studenti fuori sede rivela che Milano è la più cara, con 380 euro per una singola e 280 per una doppia. A Roma, alloggiare in centro vuol dire spendere più di 500 euro

Prezzi degli affitti: Milano la più cara, 380 euro per una singola

Uno studente italiano fuori sede che deve affittare una stanza singola deve spendere in media 380 euro, oppure 280 per un posto letto in una doppia. Una cifra abbastanza alta, se si considera che uno studente di solito non ha reddito e che spesso le spese ricadono sulla famiglia. Questi sono i dati raccolti dall’Ufficio studi del portale Immobiliare.it, che evidenzia un problema che molti ragazzi e ragazze cominciano ad affrontare tra agosto e settembre, prima dell’inizio degli studi accademici. Secondo quanto riporta il portale, la crisi economica non ha fatto calare i prezzi degli affitti: l’indagine, che ha preso a campione l’offerta di stanze in 15 città italiane dove si registra la maggiore presenza di studenti fuori sede, ha rivelato che chi non vince l’alloggio deve pagare affitti molto alti.

Ecco i dati del portale: “Nel dettaglio, è Milano a detenere lo scettro di città universitaria più cara d’Italia: la richiesta media per una stanza singola qui è pari a 480 euro, praticamente il 26% in più della media nazionale, mentre per la doppia si spendono 320 euro. Numeri molto elevati, questi, che crescono ancora se si sceglie di alloggiare nelle zone più centrali o comunque comode per raggiungere le principali università milanesi: in zona Centro Storico, ad esempio, la richiesta media supera i 590 euro al mese. Al secondo posto si classifica la capitale: a Roma la maggiore estensione territoriale contribuisce a far abbassare la somma media richiesta (410 euro al mese per una singola e 300 per una doppia). Ma, anche in questo caso, la prossimità al centro storico della Capitale fa lievitare i prezzi a oltre 500 euro”.

Seguono altre città con affitti elevati tra cui Firenze (360 euro per la singola, 260 per il posto in doppia), Bologna (330 per una stanza singola, 240 per la doppia) e Torino (320 euro per la singola, 220 per il posto in una stanza condivisa). Qualcosa di meno riguarda il Sud, che riporta prezzi medi per la singola inferiori ai 200 euro a Catania e Palermo.

Anche coloro che lavorano spesso non riescono a far fronte alle spese di una stanza, a causa degli esigui stipendi a cui hanno accesso; a volte, anche chi è fuori dal periodo dell’istruzione non riesce ad avere una indipendenza anche nell’abitazione. Un altro elemento importante che emerge dall’indagine riguarda il proprietario dell’immobile: spesso il 14% dell’offerta vede tra gli inquilini anche il padrone di casa.

Anche le richieste dell’inserzionista alla ricerca dell’inquilino sono diverse: l’affittuario ideale ha al massimo 35 anni, non possiede animali e nella maggior parte dei casi una donna. Inoltre, il 44% degli inserzionisti si dichiara gayfriendly. L’ad di Immobiliare.it, Carlo Giordano, aggiunge: “Più che l’effettivo stato dell’immobile, è la vicinanza all’Università o alle zone della movida serale la variabile che rende più appetibile una casa”.

Di solito, inoltre, i prezzi i richiesti comprendono le spese condominiali ma non le utenze.

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