Pensioni, perdita secca per questi beneficiari: ecco cosa succederà

Per alcuni beneficiari della pensione le cose potrebbero cambiare drasticamente a brevissimo, vediamo di che cosa si tratta e cosa hanno deciso dall'Esecutivo.

Pensioni, perdita secca per questi beneficiari: ecco cosa succederà

Come si sa in questo periodo le difficoltà sono tantissime non solo per le famiglie italiane, ma anche e soprattutto per le fasce più deboli della popolazione, come ad esempio gli anziani. Spesso questi ultimi hanno pensioni molto basse, e tale categorie di persone non riesce ad arrivare a fine mese. Le difficoltà sono tantissime ovviamente anche per le aziende, che stanno facendo i conti con dei veri e propri salassi sulle bollette tanto che alcune attività stanno pensando di chiudere i battenti. 

Il Governo della neo eletta Premier, Giorgia Meloni, sta mettendo in campo subito le prime iniziative che vanno proprio incontro alle persone che sono in difficoltà. Tra i provvedimenti ci sono quelli ad esempio che riguardano il caro bollette, ma anche le pensioni. E su questo fronte pare ci siano delle notizie che potrebbero non fare piacere ad alcune categorie di beneficiari.

Pensioni, le decisioni del Governo

Secondo quanto si apprende dalla stampa locale e nazionale ci potrebbero essere delle rivalutazioni degli importi delle pensioni a partire dall’anno 2023. Come si sa in questi giorni il Governo ha approvato la nuova manovra di bilancio in un apposito Consiglio dei Ministri, che mirava appunto a trovare delle soluzioni contro il caro vita con cui gli italiani stanno facendo i conti. 

Per quanto riguarda le pensioni minime si sarebbe stabilito un aumento di queste ultime, il cui importo minimo oggi è fissato a circa 524 euro. A chi prende tale cifra sarà riconosciuto un adeguamento al 120%, più alto di quanto preventivato inizialmente, e quindi la pensione minima arriverà alla cifra di 571,40 euro al mese. 

Per chi è oltre la soglia dei 2.100 euro lordi al mese, cioè circa 1.700 euro netti, la rivalutazione calerà in maniera progressiva. Superati quindi i 2.100 euro lordi i pensionati subiranno quindi una perdita secca che arriverà a oltre 2.600 euro all’anno per la fascia più alta. Per questo Giuseppe Conte pensa che con questo provvedimento il Governo stia facendo cassa con i pensionati e “fa credere che le pensioni minime crescano un po’, di 25 euro in due anni” ma “preleva dalle pensioni 3 miliardi.

 

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