Pensioni, per la Uil serve incentivare le iscrizioni alla previdenza complementare

Il secondo pilastro previdenziale al centro delle ultime dichiarazioni in arrivo dai sindacati. Dalla Uil si chiede di porre maggiore attenzione alla previdenza complementare, incentivandone la diffusione.

Pensioni, per la Uil serve incentivare le iscrizioni alla previdenza complementare

I sindacati tornano a parlare di previdenza complementare, un sistema di sostegno e supporto che assume sempre più importanza man mano che emergono i limiti e le contraddizioni dell’attuale comparto pubblico. Secondo il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, il secondo pilastro pensionistico italiano è un modello per trasparenza ed efficienza nel mondo, pertanto risulta indispensabile “incentivare le iscrizioni attraverso un nuovo semestre di silenzio-assenso”.

Con questo meccanismo, i lavoratori sono “chiamati ad esprimersi” rispetto alla scelta di iscriversi o meno al proprio fondo pensione di categoria. In questo modo, sono quindi portati a riflettere sul proprio futuro previdenziale ed a compiere scelte di tutela rispetto a quello che sarà il proprio destino pensionistico in vecchiaia.

A tal proposito, bisogna anche ricordare che la previdenza complementare presenta benefici fiscali importanti sia durante la fase di accumulo e versamento del capitale, sia nel momento in cui si concretizzerà l’uscita dal lavoro. Uno di questi meccanismi prevede una premialità sulle imposte applicate al momento del pensionamento basata sull’anzianità di iscrizione e sul mantenimento della propria posizione all’interno del fondo.

Tra le proposte della Uil la creazione di un fondo di accesso agevolato al credito per le PMI

Dalla Uil arriva anche una interessante proposta d’intervento a favore delle Piccole e medie imprese, attraverso la creazione di un apposito fondo di accesso al credito agevolato in grado di compensare “il TRF destinato ai fondi pensione”. In questo modo, anche le imprese (oltre ai lavoratori) potrebbero comunque beneficiare dei vantaggi derivanti dal sistema pensionistico complementare.

Infine, Proietti evidenzia gli importanti risvolti positivi derivanti dalle possibilità di impiego delle risorse raccolte dai fondi pensione nell’economia italiana, anche per l’obiettivo a lungo termine di tale tipologia d’investimenti. Una possibilità che in Italia non risulta ancora sufficientemente diffusa e sfruttata a causa del “ritardo del mercato finanziario italiano, che non ha saputo proporre prodotti d’investimento coerenti” con le esigenze manifestate da parte dei fondi pensione.

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